Un numero davvero impressionante, anche se parziale: la Polizia Provinciale di Chieti ha reso noto il bilancio del piano di controllo dei cinghiali attuato nel territorio di propria competenza tra gli scorsi mesi di marzo e dicembre. Gli ungulati prelevati sono stati ben 920 nei nove mesi citati, dunque più di 100 al mese. L’inizio di questa attività, definita dal corpo “polizia faunistica”, sono cominciate quasi un anno fa, in primavera, dopo le richieste di intervento da parte dei sindaci del Chietino.
Le maggiori pressioni sono state esercitate dalle località della costa, senza dimenticare le aree naturali. Non mancano comunque le richieste da parte dei privati cittadini, esasperati dalla presenza dei branchi in questa zona dell’Abruzzo. I danni più pesanti, se si fa eccezione per gli incidenti avvenuti lungo le strade, sono quelli subiti dal settore agricolo.
Oltre la metà dei cinghiali abbattuti (500 per la precisione) si riferisce alle richieste degli imprenditori agricoli, abituati a rovinare raccolti e a distruggere paesaggi. Il piano di controllo 2017 è terminato da poco, lo scorso 31 dicembre: oltre a questi 920 selvatici, occorre aggiungere i 3500 esemplari abbattuti dagli Ambiti Territoriali di Caccia (Vastese e Chietino-Lancianese) nel corso del prelievo selettivo.