Ecco come ha raccontato lo stesso Campitelli questa esperienza sul suo profilo Facebook: “Becchy (nome provvisorio che ho deciso di dare a questa beccaccia) è stata consegnata nel mani del corpo forestale dello stato, che provvederà a consegnarla al centro di recupero della fauna selvatica di Pescara. Mi sto informando sulla possibilità di poterla inanellare prima di liberarla. In questi quasi due giorni che l’ho tenuta in consegna, ho passato diverse ore ad osservarla, ho capito perché tanti la ritengano “la regina”: è un selvatico misterioso, regale, che ti strega con lo sguardo, un animale che ti fa innamorare.
Ciao Becchy! Spero tu possa tornare presto a volare, a cercare di eludere la ferma di qualche bravo cane, a lottare per fuggire alla fucilata di qualche nostalgico cacciatore di bosco, a far emozionare chi ti ama e ti brama, per rinnovare il sacro legame tra l’uomo e la natura, che esiste da migliaia di anni e che le mentalità più ipocrite non potranno mai cancellare”.