Tra modernità e tradizione la Fabbrica d’Armi Chapuis ha saputo coniugare, nel corso di molti decenni, le attese della clientela, le innovazioni tecniche dell’evoluzione e la costante attenzione alle finiture, il tocco magistrale che distingue i suoi prodotti e li fa apprezzare dai conoscitori. A St. Bonnet le Château nel distretto della Loira gli Chapuis iniziano la loro attività come imbasculatori e agli inizi del XX secolo procedono poi a tappe ravvicinate espletando i vari passaggi di fabbricazione fino a divenire costruttori completi di ogni componente del fucile. Va da sé come tale gradualità consenta loro di padroneggiare compiutamente ogni fase delle diverse lavorazioni mirando, e qui va ben sottolineato, al prodotto di alta gamma. La gestione in prima persona del lavoro porta a ricercare e ad associare la miglior tecnica alla finitura artigianale per un risultato appagante e di soddisfazione per gli acquirenti conoscitori del bello e del ben fatto.
Il concetto dominante dell’azienda risiede nel far nascere un’idea di chiara validità e di qui trovare i sistemi per renderla accessibile al maggior numero di appassionati: oggi le macchine a controllo numerico, le stupefacenti 5 assi, forniscono una base operativa di prim’ordine con la loro costante precisione, mai disgiunta tuttavia dalla mano dell’operaio specializzato che ancor oggi determina lo stacco tra il tutto meccanizzato e quanto realizzato con la moderna tecnologia unita al tocco di sapienza umana.
La fabbrica Chapuis è situata nel bacino industriale di St. Étienne, zona da sempre conosciuta come sede di aziende produttrici di armi: continuare lo sviluppo di fucili sempre al passo con i tempi e le aspettative della clientela, nell’innovazione tecnologica e nella raffinatezza esecutiva, garantisce una rassicurante visione del futuro nello specifico settore. Per meglio seguire le attese la Casa propone tre livelli di finitura, con relative quotazioni, e il cliente può così scegliere tra Classica, Artigianale o Gran Lusso. I settori di produzione vedono i fucili basculanti a canne lisce con doppiette e sovrapposti mentre le canne rigate si dipanano fra carabine a otturatore girevole scorrevole, a leva, a pompa e semiautomatiche a cui si aggiunge la recente novità del movimento in linea; e ancora doppiette giustapposte e a due canne sovrapposte: per dirla con le terminologie dei paesi d’origine Express e Bockdoppelbüchse. Fra tutte abbiamo scelto di approfondire la conoscenza del movimento in linea, oggi quello considerato maggiormente innovativo da una parte della clientela.
L’elemento innovativo: la carabina ROLS®
Oramai da diversi anni le carabine con movimento in linea hanno conquistato ampi spazi di mercato tant’è che perfino gli statunitensi, ultra tradizionalisti in proposito, le stanno osservando e una Casa famosa e avanguardista come la Savage ha proposto un modello dotato di simile tecnica. La Chapuis non ha perso l’occasione e si è prontamente messa in lizza da tempo con le concorrenti europee più agguerrite presentando la sua ROLS® dotata di soluzioni molto interessanti quanto a sicurezza innanzitutto, a facilità di impiego, a piacevolezza di manovra. Il movimento viene definito con la sigla CLS® (Chapuis Locking System), coperto da brevetto, e un primo dato interessante riguarda la superficie di contatto fra i due elementi di chiusura, testa dell’otturatore e culatta della canna, espresso in 260 mm² che pone tale sistema fra i più garantisti del settore con prove di durata e di tenuta che hanno visto in opera pressioni superiori a 8500 bar.
Questa chiusura lineare è composta da una testa dotata di sette segmenti mobili, imperniati nella loro parte centrale e con movimento basculante avanti/indietro, che si blocca nella culatta della canna. Il manubrio inserito sul fianco destro della culatta mobile possiede un movimento pivotante sul proprio asse assicurando, con un piolo interno, l’espansione o la ritrazione dei segmenti per la chiusura o l’apertura del complesso di otturazione. Va sottolineato come il movimento del manubrio non consenta pericolose posizioni intermedie impedendo qualsiasi sgancio del percussore o il suo movimento verso l’innesco della cartuccia a chiusura non perfettamente attuata.
Quanto al sistema di percussione la ROLS® dispone di un impianto separato dalla cameratura della cartuccia e una slitta inserita nella parte posteriore della culatta mobile comprime la molla: intuibile come sia possibile muoversi in perfetta sicurezza con una cartuccia in canna azionando il dispositivo solo al momento del tiro. Nel caso non infrequente di un rimando dello sparo un tasto sporgente dalla slitta rimette la molla in distensione.
Chi ha avuto esperienze di tali meccanismi apprezzerà di certo quello della Chapuis dove la posizione delle parti in movimento e la dolcezza di manovra non crea mai contrasti: le ragadi al pollice, presenti con la stagione fredda, creano con taluni impianti un fastidio antipatico che qui viene scongiurato, così com’è facile raggiungere il dispositivo con l’ottica montata e quando si è già in posizione di tiro. In un fucile le manovre possono essere soltanto utili o aggiungere un piacere nel realizzarle: una bella cornice esalta un quadro di valore.
Le canne intercambiabili rendono versatile la ROLS® ampliando le possibilità di impiego su selvaggina di taglia diversa: la misura da 60 cm è adottata per i calibri .243 Win. – .270 Win. – .308 Win. – .30-06 Sprg. – 7×64 – 6,5×55 SE – 9,3×62. Sono invece adottati i 63 cm per il 7 Rem. Mag. e per il .300 Win. Mag. mentre si passa ai 65 cm solo per il .375 H.H.
Al caricatore è stata dedicata una cura particolare sempre per rendere i movimenti fluidi e senza impuntamenti di sorta: la presentazione della cartuccia avviene in linea con la camera e un dispositivo meccanico abbassa impercettibilmente, ma efficacemente il magazzino durante la traslazione in avanti del complesso di otturazione. Quanto alla capienza notiamo 4+1 cartucce per i calibri standard e 3+1 per i magnum. La posizione del caricatore è al di sopra del ponticello, diminuendo così la lunghezza totale dell’arma e il suo sgancio avviene in due tempi per evitarne la perdita.
La pressione sul bottone di sgancio libera per primo il complesso guardia e ponticello che bascula indietro: mantenendo la pressione si libera anche il caricatore che può venir rimpiazzato con un altro già pieno o riempirlo con altre cartucce; è poi sempre possibile inserire altre cariche direttamente nel magazzino arretrando l’otturatore e agendo dall’alto. L’avvio di queste operazioni disarma automaticamente il sistema di percussione e scatto.
La giunzione della canna nel monoblocco di culatta è realizzata con i moderni sistemi di saldatura e controllo della coassialità delle due componenti. Dalla porzione inferiore del blocco è ricavato un quadrello forato e filettato che si inserisce con precisione centesimale nella sede in acciaio incassata dell’asta: una vite su cui agisce l’apposita chiave fornita con l’arma, assicura il tiraggio fra canna e calciatura. Dalla parte superiore del blocco vengono ricavate quattro unghiature per il fissaggio, rapido e sicuro, della base specifica dell’ottica: un sistema che ha già dato ottima prova di sé in diversi impianti.
Otto infine i modelli disponibili della ROLS® con calciature in legno o in sintetico e impugnature classiche a pistola o a mano passante, più gli abbellimenti dati da due gradi diversi di incisioni sulle forme garbatamente arrotondate.
Sperando in una prossima prova sul campo ci piace sottolineare come la Beretta mantenga nella sua magnifica espansione formule diverse per uno stesso impianto creando possibilità alternative per una clientela sempre più conoscitrice e dotata di capacità di valutazione e di scelta. Nelle carabine con movimento in linea notiamo la soluzione poco sopra presentata che in Chapuis si realizza con l’espansione di tasselli pivotanti mentre nella Beretta BRX1 il movimento traslante produce una rotazione della testina di otturazione con tre alette frontali. I Francesi affermano, con ottime ragioni e in diverso campo, “Vive la différence” e, sempre per rimanere in ambito della pluricentenaria Casa di Gardone, osserviamo nei semiautomatici a canna liscia le due soluzioni con sistema a presa di gas per Beretta e inerziale per Benelli.
Quanto alla Chapuis che dire? Per tornare alla lingua propria della pregevole firma francese: “Chapeau!” con stima e apprezzamento per tutta la sua opera armiera.
Chapuis Armes è commercializzata in Italia da FRANCHI.