Biologia: la Cesena è il volatile più grande della sua famiglia (turdidi), il colore del piumaggio è molto attraente e le sfumature delicatissime. Il capo è grigio chiaro, il dorso di un bel rosso tendente al marron, la groppa è grigia e nere sono le ali e la coda. Il petto infine garantisce il tocco di colore: è giallo ocra, puntato di schizzi neri che regalano ancora più eleganza a questo volatile. Inoltre è piuttosto lungo e pesa intorno ai 150 g. Insomma una creatura di tutto rispetto. Figlia del Nord: Viene dal grande freddo, dal lontano Nord e raggiunge solo alcune regioni italiane, estremamente settentrionali e solo quando temperature sono particolarmente basse. Con la sua venuta sembra quasi voler annunciare il picco massimo dell’inverno. Piemonte, Trentino Alto Adige, Lombardia, alto Veneto diventano per brevi periodi sua dimora.
La caccia alla cesena
La cesena è una creatura piuttosto intelligente; ecco perché è fondamentale conoscerne le abitudini per cacciarla con successo. E’ prudente, è sospettosa e se questo non bastasse il gruppo, quando si sposta, si affida a delle vere e proprie vedette che rimangono di controllo quando le altre si trovano nei luoghi di pastura, avvertendo con rapidità incredibile il branco in caso di pericolo. Non è un caso che l’unica caccia alla cesena consentita sia quella in appostamento, muniti di capanno ben mimetizzato fra la natura. Indispensabili risultano inoltre i richiami unico reale modo attraverso il quale la cesena si avvicina. E pur avvicinandosi rimane sospettosa: è sufficiente il minimo movimento innaturale nella zona del capanno per vederla scappare e non ritornare più. Insomma per chi non l’avesse capito non si tratta di una caccia grossolana o semplice, ma proprio per questo è tanto appagante.
Prima di piazzare il capanno è bene conoscere l’habitat ideale della cesena. Preferisce abitare le pianure con pochi alberi, poco distanti da zone boscose dove di norma la cesena si alimenta. Per questo la presenza degli alberi da buttata, di bacche e cibarie varie, quando si predispone un capanno, è indispensabile. Tanto per la cronaca, la cesena va matta per le bacche di vischio, di biancospino e ginepro. Se queste piante sono assenti o non esattamente ricche di bacche potreste pensare anche di portare appositamente sul loco frutti di recente caduti dagli alberi e posizionarli strategicamente per attirare i volatili.
Il movimento: Non è mai costante quando si parla di cesene. Può capitare che dopo una giornata abbondantissima, il giorno seguente le cesene siano praticamente scomparse e senza alcun motivo apparente. A determinare il movimento di questa creatura è soprattutto il clima, che come detto precedentemente deve essere freddo, meglio se con perturbazioni provenienti da nord. Ecco perché la caccia risulta tanto difficile ma molto soddisfacente: la cesena è difficile da trovare, difficile da adescare, ma bellissima e buonissima. L’unico aspetto non troppo difficile è relativo al tiro. Per quanto abbia un volo piuttosto veloce, questo è comunque privo di movimenti imprevisti, per cui il consiglio che possiamo dare è quello di tirare dritto e incrociare le dita. L’arma più adatta è certamente un semi automatico con canna sui 65 – 70 cm e strozzatura tra le tre e le due stelle. Le cartucce invece meglio se a 32 grammi con pallini del 10, del 9 o dell’8 per tiri lunghi.