La Provincia di Bolzano ha recepito il piano relativo alla gestione dei cervi all’interno del Parco dello Stelvio, approvando allo stesso tempo i criteri per determinare gli indennizzi da danni causati dalla fauna selvatica. Con i cambiamenti degli enti chiamati a sovrintendere e coordinare le attività, è nato anche l’Ufficio Provinciale del Parco Nazionale. Alcuni temi, però, sono sempre di interesse generale e uno di questi è proprio il piano per la gestione e conservazione degli ungulati: ha una durata complessiva di cinque anni ed è stato approvato nel 2012, mentre la scadenza è prevista per la fine del 2017.
Il documento è stato recepito su proposta di Richard Theiner, assessore provinciale all’Ambiente. La legge quadro impone il divieto di introdurre armi nel parco, ma in questo caso sono state previste delle deroghe con prelievi e abbattimenti selettivi, ritenuti necessari per l’equilibrio ecologico. Ci sarà la sorveglianza di persone autorizzate ed è stato anche deciso quali sanzioni imporre in caso di infrazioni.
Saranno esclusi tutti coloro che abbatteranno almeno due femmine in fase di allattamento, ma anche in caso di omessa segnalazione, abbattimenti di cervi maschi coronati e impiego di munizioni con piombo. Per quel che riguarda i danni provocati da orsi, lupi e linci sarà competente l’Ufficio Caccia e Pesca.