Tale situazione ha avuto il suo punto di sintesi nell’analisi della dirigenza della Asl che approfondendo la problematica dopo l’incontro con le associazioni venatorie sta per procedere a dare delle direttive che non mettano in discussione la giusta precauzione nel rinnovo e nel rilascio del porto d’armi ma ne distinguono le caratteristiche e le procedure da adottare.
Quindi gran parte delle pratiche per il rinnovo del porto d’armi per uso da caccia avranno procedure uguali a quelle previste in precedenza e saranno più dettagliate. La dirigenza dell’azienda sanitaria locale fornirà la procedura che verrà divulgata a tutti i cacciatori. Solo attraverso la costante opera di confronto, di spiegazione della problematica e di quale impatto avrebbe avuto si è ottenuto questo fondamentale risultato.