L’onorevole lecchese ha infatti chiesto al Ministro, attraverso l’interrogazione, se non ritenga opportuno – “trattandosi di una palese violazione delle norme, operata da dipendenti pubblici, in una sede istituzionale – attivare il competente ufficio territoriale del governo per gli opportuni controlli sull’amministrazione della Comunità montana” e “quali provvedimenti intenda assumere il ministro della Transizione ecologica per garantire il rafforzamento dei controlli contro il bracconaggio, specialmente a danno degli uccelli, e quindi il rispetto – su un territorio evidentemente “difficile” come quello lombardo – delle norme vigenti a tutela della fauna selvatica”.
“Lascia stupefatti – osserva la deputata – che si abbandoni a plateali violazioni delle regole una comitiva di dirigenti e funzionari pubblici, nella sede del loro ente. Non si sa se sia più profondamente radicata l’attitudine al bracconaggio o la sensazione di totale impunità generata dalla posizione ricoperta. Di certo pagano il conto gli animali. Ben due milioni di uccelli sono uccisi illegalmente ogni anno in Lombardia. E’ ora di smetterla con questa vergogna” (Prima Lecco).
Io vorrei sapere come hanno fatto i forestali a distinguere i due frosoni e la peppola(gia cotti) dagli altri uccelli???