Quelli che stiamo vivendo, sono sicuramente giorni difficili e dolorosi. Tuttavia, nonostante la proroga delle misure restrittive recentemente riconfermate dal Governo almeno fino alle festività pasquali, il Paese e soprattutto noi cittadini, possiamo concretamente auspicare una progressiva quanto graduale ripresa, delle attività nel medio periodo. Occorre pertanto continuare nell’indispensabile sforzo di reazione e volgere lo sguardo al futuro anche se, il futuro e la colossale opera di ricostruzione che inizierà una volta terminata questa fase, risentiranno profondamente dell’esperienza vissuta in questo lungo periodo di coronavirus.
Anche i cacciatori, avendo ancora una volta dimostrato all’opinione pubblica di essere cittadini a tutto tondo, gente perbene, carica di senso civico e grande solidarietà fattiva, hanno già vinto una grande battaglia in queste settimane dolorose. Le raccolte fondi per sostenere la Sanità regionale, (In Toscana 35.000 euro raccolti dalla campagna promossa dalla CCT e dalla Federcaccia Toscana, senza contare le raccolte delle sezioni locali in favore degli enti e dei presidi sanitari locali), la Protezione civile etc, hanno segnato anche nella nostra Regione, i tratti di un mondo venatorio integrato nella società, pronto a scendere in campo, anche in questa situazione di drammatica criticità. Il coronavirus ha contemporaneamente anche messo a nudo l’enorme distacco che si palesa tra noi cacciatori e coloro che nonostante un apparente credito sociale, hanno dimostrato in una situazione di assoluta emergenza come questa, il volto del distacco e dell’evanescenza.
Animalismo contro la ricerca scientifica, ed estremismo animalista in genere, escono disintegrati dalla realtà durissima in cui siamo piombati e dalle necessità e priorità che essa ha messo davanti a tutti noi. Pensando a tutto questo, anche se verrà il tempo delle analisi e dei bilanci, siamo ancor più certi e convinti che occorre da ora in poi pensare a domani e a quando ritorneremo a caccia. Perché si, nonostante tutto a caccia ritorneremo anche in questa stagione venatoria, tra pochi mesi, tra pochi giorni, sapendone ancor più profondamente apprezzare l’intrinseco valore.
La CCT, che certamente ha dimostrato di stare in campo anche in un periodo difficile come questo, non ha mai smesso di lavorare ed impegnarsi per il futuro. Nonostante le difficoltà organizzative ed il rallentamento della socializzazione e dello scambio umano, il nostro lavoro va avanti con l’inconfutabile convinzione che solo uniti si resiste e si vince. Abbiamo da sempre sostenuto che al di là della mera propaganda e dei proclami, per un’associazione venatoria, sono gli organismi dirigenti, il gruppo di lavoro e la struttura organizzativa che contano e fanno la differenza. Il lavoro portato avanti in queste settimane ed i risultati ottenuti nonostante il momento storico senza precedenti, ne sono la prova tangibile.
E’ di qualche giorno fa la notizia che le scadenze elettorali saranno prorogate al prossimo autunno. Si parla di Ottobre-Novembre come il periodo in cui saremo chiamati al voto per le prossime elezioni amministrative regionali. La legislatura pertanto, si prolunga per alcuni mesi. Potenzialmente, fino alla fine dell’estate, ci saranno i tempi necessari per concludere in Toscana, una lunga e complessa fase di riordino e riforma legislativa in materia di caccia. La nuova Legge regionale sull’attività venatoria, su cui abbiamo lavorato seriamente e puntualmente, potrà essere approvata dal Consiglio Regionale, introducendo novità positive per il nostro mondo rafforzando la certezza del diritto per le migliaia di cittadini cacciatori toscani. Nei prossimi giorni la competente Commissione consiliare proseguirà il lavoro di verifica del testo di suddetta legge, ed è seriamente ipotizzabile l’approdo definitivo in Consiglio regionale per i primi giorni di maggio.
Anche sul calendario Venatorio, il lavoro prosegue. Da un recente confronto con l’Assessore Remaschi è emersa la volontà di proseguire speditamente sull’iter di approvazione del Calendario Venatorio 2020/21. In questi giorni, la regione è impegnata nella definizione del testo e nell’iter valutativo da parte di ISPRA. Anche la nostra struttura tecnico scientifica si è messa a disposizione e sta già lavorando al fine di rafforzare con documenti e dati, la proposta definitiva di Calendario alla luce dei recenti ricorsi delle associazioni animaliste ed ambientaliste e dei ricorsi ancora pendenti. Il nostro impegno, come sempre sarà incentrato nel garantire celerità e certezza del diritto sulla base della riconferma dei contenuti del Calendario venatorio della scorsa stagione con eventuali aspetti migliorativi.
Azioni ed iniziative che seguiranno agli importanti risultati ottenuti in questi giorni sul fronte delle scadenze e delle proroghe dei pagamenti in materia venatoria. Con l’ultima delibera della Giunta regionale, i cacciatori potranno tirare un respiro di sollievo sia sotto il profilo economico (proroga pagamenti ATC al 15 giugno e tasse concessione e autorizzazione appostamenti fissi etc) ma anche per la traslazione di alcuni adempimenti burocratici che sarebbero diventati asfissianti ed inappropriati in questo momento. Siamo infine già a lavoro, per rafforzare il nostro impegno sui servizi e sull’assistenza da fornire ai cacciatori non appena sarà possibile il ritorno alla normalità.
Già pronto il nuovo calendario dei futuri corsi di formazione ed abilitazione nelle varie discipline e per quelli riguardanti i nuovi cacciatori per consentire una adeguata preparazione alla prima prova di esame prevista per la metà di giugno, salvo eventuali slittamenti causati da questa situazione. Anche i nostri uffici e quelli delle varie associazioni confederate, rimarranno a disposizione a livello centrale e nelle varie realtà territoriali, per ogni richiesta informazione e assistenza ai cacciatori con numeri dedicati e la modalità di lavoro agile.
Con l’ottimismo della ragione non ci siamo mai persi d’animo e oggi più che mai intendiamo andare avanti incuranti delle polemiche che taluni continuano a riproporre e con la testa e le sguardo al domani. Da parte nostra, oggi più che mai, ritorna forte la convinzione che anche il mondo venatorio e l’associazionismo di settore debba trarre un profondo insegnamento da questi giorni bui e dolorosi. Occorre cambiare pelle e riformare la rappresentanza dei cacciatori in un nuovo autorevole soggetto unitario, uscendo dalle secche delle formule del passato, che anche in questa occasione, hanno dimostrato la loro totale inadeguatezza e inutilità per il futuro e la legittimità della nostra passione.