A quando l’approvazione del Calendario venatorio 2019/2020 della Regione Toscana? E’ questa la domanda che da settimane ci sentiamo rivolgere dai cacciatori che giornalmente incontriamo nella tante iniziative sul territorio o che semplicemente ci contattano sui social network. Un malumore neppure troppo celato che naturalmente serpeggia poiché, quest’anno, il ritardo sull’approvazione del testo appare davvero ingiustificabile. Vero è che abbiamo ancora alle spalle una fase molto delicata, e ancora non conclusa, incentrata sui ricorsi prima al TAR e poi al Consiglio di Stato, presentati dalle associazioni ambientaliste ed animaliste sul precedente calendario venatorio.
Certamente tutto ciò non giustifica il passare delle settimane in attesa dell’approvazione di uno strumento, come appunto il calendario venatorio regionale, basilare per affermare la certezza del diritto ai cacciatori che hanno deciso o decideranno di rinnovare e pagare le relative tasse e concessioni. Dalle ultime notizie a noi pervenute, sembra probabile che la prossima settimana, finalmente il calendario regionale 2019/2020 sarà approvato dalla Giunta Regionale. Un ultimo confronto con le organizzazioni e le Associazioni Venatorie è stato convocato allo scopo dall’Assessore Marco Remaschi per il prossimo venerdì 19 luglio. Per quanto ci riguarda, le proposte da tempo presentate e formalizzate rimarranno invariate.
Non solo; vogliamo anche e da subito chiarire che non saranno ritenute accettabili eventuali proposte di riduzione di alcune specie cacciabili che pare siano oggi nel limbo a seguito della Circolare del Ministero dell’ Ambiente alle Regioni. Il nostro riferimento va naturalmente alle specie Moriglione, Pavoncella e da qualche indiscrezione e rumor al Combattente. Nessuna motivazione tecnico scientifica sarebbe giustificabile per tale eventuale decurtazione dall’elenco delle specie cacciabili. Come noto, per Moriglione e Pavoncella lo stesso Ispra ha disposto, con parere scritto, che tali specie possano essere cacciabili semplicemente con eventuali riduzioni o limitazioni di carniere. Per la specie Combattente infine, ricordiamo come il calendario venatorio della Regione Toscana abbia da tempo stabilito limitazioni sia temporali che di carniere.
Inoltre, ma non di minore importanza, per la caccia al Cinghiale la nostra posizione rimane ferma ed invariata: no ad artifizi e assoluta contrarietà a conflitti tra varie forme di caccia. Questi ed altri temi come il carniere annuale di 100 capi per la specie Allodola, il mantenimento della data al 31 gennaio per la Beccaccia, Colombaccio, Turdidi etc. saranno nuovamente evidenziati al Tavolo di confronto previsto venerdì, con la speranza di giungere ad un risultato condiviso ed in linea con gli impegni assunti in seno alla recente Conferenza Regionale sulla caccia. A tale proposito, vogliamo ricordare come il lavoro di approfondimento e di analisi che la Confederazione Cacciatori Toscani sta portando avanti sui singoli argomenti, si sta materializzando in questi giorni con una serie di iniziative di alto profilo tecnico-scientifico oltre che politico.
Ricordiamo infatti che a Capannoli (PI) il prossimo venerdì 26 luglio si terrà un importante Convegno che avrà come focus la piccola selvaggina stanziale e le sfide sulla nuova Politica Agricola Comunitaria (PAC). Inoltre, sulle tematiche inerenti l’avifauna migratoria, i calendari venatori e l’importante lavoro che si sta sviluppando a Bruxelles sulla revisione dei Key concepts, si terrà un prezioso confronto nel convegno promosso dalla Federcaccia di Pistoia venerdì 19 luglio a Casalguidi (PT). In quella sede il Dott. Michele Sorrenti responsabile Ufficio Migratoria Federcaccia Nazionale, ci aggiornerà sulle ultime novità relative alla revisione dei Kc.