Nei giorni scorsi, il Consiglio Regionale Toscano, ha esaminato e approvato il PDD 540 – Regolamento del sistema delle Riserve Naturali Regionali – “Padule di Fucecchio (FI-PT) e “Lago di Sibolla” (LU) e le relative Aree Contigue. Il testo, recentemente esaminato nella competente Quarta Commissione consiliare Territorio, Ambiente, Mobilità – presieduta da Stefano Baccelli, contiene alcuni importanti contributi che la Confederazione Cacciatori Toscani, grazie alla propria struttura tecnico scientifica e all’apporto di numerosi soci e dirigenti impegnati sul problema, aveva a suo tempo inviato in un dettagliato documento indirizzato alla Commissione e all’assessore competente, lo scorso 29 giugno. Un lavoro complesso, su un tema molto delicato come dimostrato dall’accesa discussione e dagli interventi scaturiti durante la seduta del Consiglio Regionale.
Tutto ciò ha consentito di giungere comunque ad un testo rispettoso dei necessari equilibri, per le attività che si svolgono in un ambiente di alto valore naturalistico. Grazie al contributo ed alla mediazione responsabile dell’ Assessore all’ Ambiente della Regione Toscana Federica Fratoni, questo regolamento può essere considerato un giusto compromesso per un corretto rapporto tra l’attività venatoria, la gestione faunistica e la conservazione ambientale e della biodiversità. Nessuna pulsione ideologica ha dunque preso il sopravvento, ma al contrario, è stato garantito il rispetto delle varie sensibilità e dei legittimi interessi. Oltre all’Assessore Fratoni anche i Consiglieri Francesco Gazzetti, Enrico Sostegni e Stefano Baccelli hanno contribuito fortemente alla definizione di numerosi aspetti di merito, dimostrando disponibilità e capacità di ascolto.
Il nuovo Regolamento, raccoglie alcune delle nostre richieste, come quella relativa alle misure sulla sosta e circolazione dei mezzi autorizzati fuori dalle strade, la detenzione delle munizioni a piombo e la garanzia sul mantenimento degli appostamenti e cambio di titolarità e tipologia nelle diverse casistiche. Sempre sugli appostamenti fissi, è stata evitata l’introduzione di una norma restrittiva sul numero massimo dei frequentatori. Un risultato pertanto complessivamente soddisfacente e che ha evitato di trasformare questo regolamento, in un ulteriore strumento restrittivo e penalizzante per i cacciatori e i detentori di appostamenti fissi nell’area palustre.