I colori che stanno caratterizzando in questi giorni l’Italia, non ricordano certamente i cromatismi che ci regala la natura ed il bosco nelle frizzanti giornate novembrine. Al contrario, rosso arancione e giallo, riportano noi tutti alla dura realtà che stiamo vivendo, al dramma sanitario ed economico ma anche alle restrizioni sulle nostre libertà individuali. Anche ieri, Governo e Regioni si sono confrontati sui contenuti del DPCM, sui parametri da utilizzare sui tempi e le modalità per uscire o entrare nelle fasce di maggiore o minore rischio.
La situazione appare ancora confusa. Anche noi cacciatori, pur consapevoli del livello di importanza che una passione possa oggi rappresentare rispetto ad altri problemi giganteschi, non riusciamo tuttavia a trovare una razionalità alle limitazioni che ci vengono imposte soprattutto se messe in rapporto ad altre attività che si svolgono all’aperto e attinenti alla sfera del tempo libero. Tutto ciò trova fondamento su solide e insindacabili motivazioni scientifiche oppure, al di là dei colori, la nostra passione è “vittima” di una disattenzione o peggio ancora di un “preconcetto” che la rende oggi lontana ed invisa a chi deve poi decidere?
Una domanda che ci poniamo e che vogliamo porre anche alle istituzioni e alla politica regionale e nazionale. Una domanda che ci viene riproposta dalle centinaia di telefonate, mail e messaggi che ogni giorno riceviamo dai cacciatori che ci contattano per chiedere di essere ascoltati, assieme agli operatori economici dell’indotto (armerie, Aziende faunistiche, etc). Non più tardi di ieri e nelle settimane passate, abbiamo presentato in modo serio e responsabile, le nostre proposte su cui incentrare il lavoro in questi giorni.
Avremo cura di rappresentarle con tutta la forza necessaria, all’Assessore Regionale Stefania Saccardi nell’incontro programmato per la prossima settimana oltre a quello con il Presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo. Anche a livello nazionale, proprio ieri, la Presidenza della Federcaccia ha stilato un importante documento rivolto al Governo affinchè si apra da subito un confronto per il riconoscimento delle nostre istanze e per una presa di coscienza sui problemi da noi rappresentati.