Il fattore dirimente, chiaramente evidenziato nelle misure restrittive previste dal decreto sull’intero territorio nazionale, è incentrato sulla limitazione degli spostamenti e degli assembramenti anche nelle attività all’aria aperta, per evitare l’ulteriore diffusione del Covid-19. Gli unici spostamenti consentiti sono per:
– Comprovate esigenze lavorative
– Situazioni di necessità
– Motivi di salute
– Rientro presso il proprio domicilio e residenza
Tali possibilità evidentemente non contemplano la caccia come un attività legata a situazioni di necessità, o collegata alle altre casistiche sopra elencate. Per tale motivo, il problema relativo al regolare svolgimento dell’attività venatoria, non è riconducibile ad una variazione del quadro normativo di competenza, bensì alle limitazioni che nei fatti vietano il raggiungimento del sito di caccia.