Come riferito da un comunicato ufficiale della Federazione Italiana della Caccia, undici operatori si sono recati nel mese di febbraio sull’Isola di Pianosa, la quale si trova nel Mar Tirreno e fa parte dell’Arcipelago Toscano, per partecipare alla cattura delle lepri. Nel gruppo erano presenti anche alcuni dirigenti delle sezioni di San Miniato e Cascina (in provincia di Pisa) della stessa Federcaccia, i presidenti delle Zone di Ripopolamento e Cattura di Navacchio e San Miniato, senza dimenticare i consiglieri della Federcaccia in rappresentanza dell’Ambito Territoriale di Caccia di Pisa. Si tratta della risposta fornita alla richiesta di collaborazione a un progetto che prevede di salvaguardare le comunità autoctone di lepre italica che si trovano proprio nella Isola.
Gli operatori toscani sono intervenuti con tutto il materiale necessario per questo tipo di cattura, vale a dire reti, paletti, cassette per il trasporto degli animali, avvalendosi dell’aiuto dei cani. I volontari pisani hanno collaborato insieme a un altro gruppo proveniente dall’Abruzzo, nello specifico dalla città di Chieti: inoltre, il coordinamento delle operazioni è stato garantito dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).
Nel dettaglio, il progetto prevedeva un impegno continuo e costante degli operatori, attivi per circa trenta giorni con turni alterni rispetto a quelli dei gruppi provenienti dagli ATC, in modo da garantire una permanenza a Pianosa per quattro giorni di fila a turno. Le lepri catturate al termine di ogni singolo turno sono state ripartite in maniera proporzionale agli operatori che erano presenti, con il successivo trasferimento nei luoghi di provenienza dei gruppi: l’ultima fase è stata quella della liberazione degli animali nelle zone interdette alla caccia.
Proprio due settimane fa l’Ambito Territoriale di Caccia di Pistoia aveva deciso di immettere i fagiani riproduttori e le lepri nelle Zone di Ripopolamento e Cattura della provincia toscana, una scelta dettata soprattutto dal fatto di voler supportare le popolazioni residenti. Il piano straordinario di cattura è stato organizzato dall’Ente Parco dell’Arcipelago Toscano e le operazioni di febbraio non sono state altro che la fase immediatamente successiva alle prove che si sono svolte nell’Isola di Pianosa lo scorso mese di dicembre.
Procede dunque a passo spedito la riqualificazione delle ZRC toscane, un processo cominciato negli ultimi mesi del 2014: le immissioni sono state giudicate positivamente e la qualità degli animali è stata definita “ottima”. Le lepri di cui si sta parlando appartengono agli allevatori che sono convenzionati con gli Ambiti Territoriali di Caccia e provengono anche dalle catture all’interno dei recinti preposti.