Lo scorso mese di giugno la Corte di Cassazione si è espressa sui reati che riguardano le armi. I giudici di Piazza Cavour si sono espressi in maniera diversa rispetto all’orientamento tipico della giurisprudenza, spiegando come il porto in luogo pubblico di un’arma clandestina assorba il porto illegale della stessa. Tutto è nato in seguito al ricorso di una persona che aveva sollevato dei dubbi sul concorso di reati.
Finora i giudici avevano sempre negato l’assorbimento dei reati, motivando il tutto con la differenza di condotta dell’agente e dell’interesse tutelato. Bisogna comunque valutare il bene giuridico che viene tutelato. Il porto illegale di un’arma da sparo viene punito per evitare che le armi non conformi circolino in pubblico. Il porto di arma clandestina viene invece perseguito per eliminare dal nostro paese le armi che sono privi di numeri e contrassegni.
La Suprema Corte ha optato per l’assorbimento, giustificando il nuovo orientamento col fatto che una fattispecie sia generale e l’altra speciale, di conseguenza il porto illecito di arma comune viene assorbito nel porto di arma clandestina. In questa maniera si evitano troppe sanzioni e la pena definitiva risulta più mite.