Munizioni da caccia Winchester: Esaminiamo una recente realizzazione della Casa statunitense nella serie di cartucce ad alte prestazioni, dotata della palla bonded per impiego su selvaggina di buona struttura dove occorre una decisa cessione di energia.
di Emanuele Tabasso
Ogni fabbricante di livello nel settore delle cartucce per la canna rigata ha una o più serie di fabbricazione molto accurata che noi riteniamo adatte a chi ricerca una precisione intrinseca adeguata ai tiri a lunga distanza, diciamo intorno al ½ MOA, utile a sfruttare la resa di carabine altrettanto accurate e delle ottiche di ultima generazione con torrette balistiche e quant’altro consente di spingere la distanza un po’ più in là, ma soprattutto, e questo preme dirlo, di assicurare alla distanza confacente alle proprie capacità e al dovuto senso etico, di piazzare la palla con sicurezza nel punto dove si è mirato. L’ambito commerciale di queste cartucce speciali va visto in quei cacciatori che non amano mettersi a ricaricare, sparano i pochi colpi che servono, compresi quelli per la verifica annuale della taratura, poi la questione termina e se ne riparla l’anno successivo. Comprensibile come a costoro i pur splendidi risultati della ricarica domestica non interessino: il vantaggio economico, sensibile e apprezzabile, li tocca molto poco visto il numero, esiguo in definitiva, dei colpi sparati.
Siamo arrivarti a questo punto, il prezzo, che rappresenta l’unica negatività di tali cartucce e che sarebbe uno scoglio insuperabile per i frequentatori abituali dei poligoni: da quanto osserviamo e con la diffusione della caccia con la canna rigata, oramai molti si sono instradati alla soluzione industriale e le soddisfazioni non mancano. Il preambolo per osservare e prendere in esame una delle recenti realizzazioni della Winchester per la propria linea Super X: siamo caduti quasi fatalmente sul calibro .30-06 Sprg. considerando come venga usato diffusamente anche nella caccia in montagna, nelle zone collinari per l’ampio ventaglio di cervidi e mufloni, e poi rappresenti una percentuale enorme delle camerature nei semiautomatici per la caccia al cinghiale.
La cartuccia
Esaminiamo da vicino questa cartuccia: bossolo in ottone di ottimo aspetto, ben finito con solco liscio, fondello con scritte nitide e tasca dell’innesco senza sbavature, raccordi regolari nei passaggi corpo, spalla e colletto, crimpatura del proiettile poco visibile, ma molto ferma. E’ proprio la palla a contenere le peculiarità di tale cartuccia: del tipo Power Max bonded e con peso di 150 gr dà subito un’ottima impressione: dalla massima circonferenza, mantenuta per circa la metà della lunghezza, il profilo segue una curvatura a raggio aperto, quindi con pareti che paiono quasi diritte per rastremarsi nella stretta ogiva a profilo pressoché conico, dotata di un minuscolo foro che risulta otturato da una sostanza plastica. Questo è quel che appare alla vista: molto interessante l’interno perché, come detto, la palla è del tipo bonded, quindi con il nucleo centrale in piombo, saldato alla camiciatura a base chiusa, spessore differenziato e rastremazione verso l’apice. Secondo i canoni tale profilo assicura buone doti di volo e una notevole precisione mentre la struttura del proiettile consente il ritegno quasi del 100% della massa e un affungamento che raddoppia il diametro originario: si avrà dapprima un forte penetrazione poi un tramite molto lesivo, con una cessione medio rapida di una cospicua parte dell’energia sviluppata e un deciso potere vulnerante. Sulla bella scatola rossa sono riportate, in misure statunitensi, le prerogative del prodotto ccon la sua destinazione specifica riferita ai selvatici del luogo, quindi cervo rosso e cervo coda bianca. La tabella balistica utilmente esposta indica in yarde e pollici le velocità e i cali di traiettoria riferiti alle distanze di 0 – 100 – 200 – 300 – 400 – 500 yarde che tradotti in m/sec danno V/0 di 890, V/100 di 803, V/200 di 721, V/300 di 645, V/400 di 573 e V/500 di 507. Le variazioni in cm (sempre riferite a traguardi in yarde) vanno alle suddette distanze da -3,8 a +4,6 a 0,0 a -20,3 a 60,5 a 125,5. Si ha quindi un buona tenuta almeno fino alle 300 yarde, poi com’è logico, il calo si fa sentire. Parimenti adeguati i valori di energia che la carica esprime e che indichiamo in kgm alle distanze sopra citate: 392, 319, 258, 206, 163 e 127.
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Per concludere
Questa cartuccia della Winchester possiede tutte le prerogative per ben figurare quanto a precisione e letalità: oltre agli ungulati classici per cui è davvero specifica, la vedremmo bene anche sul cinghiale dove, alle distanze consone a tale specifica caccia, la struttura del proiettile unita all’alta velocità, sempre rispetto al calibro, consentono penetrazione e soprattutto shock idrodinamico adeguati a fermare il re della macchia.