Cartucce Winchester: XP3, penetrazione, potenza e precisione: riunite nella nuova palla della Winchester le caratteristiche costruttive che ogni cacciatore che utilizza armi rigate desidererebbe montassero le sue cartucce.
E’ oramai da qualche anno che le aziende produttrici di munizioni a palla destinate all’attività venatoria, dimostrano una maggior attenzione alla scelta della tipologia costruttiva dell’ogiva.
Finalmente tutti hanno compreso che la palla è l’unico trait d’union fra la volata della carabina e la pelle del selvatico, e che quindi è proprio la peculiarità costruttiva delle ogive che determina e condiziona la balistica terminale oltre che quella esterna (quindi il potere d’arresto e la buona aerodinamicità).
La Winchester, azienda che da oltre un secolo è all’avanguardia nelle innovazioni riguardanti il munizionamento a palla, presenta al mercato italiano una nuova cartuccia a palla che racchiude tutto il know how maturato negli anni.
Le cartucce XP3 nascono dalla fusione di tutte le migliori caratteristiche delle altre cartucce da caccia prodotte dalla Winchester, sia proprietarie, sia in partnership con il colosso Nosier.
Le prerogative per diventare una delle palle da caccia con cui le altre plastic point dovranno misurarsi ci sono tutte; ora non resta che attendere la prova sul campo il cui risultato sarà, come nostra abitudine, diffuso solo dopo aver ottenuto una casistica probante.
L’unico neo delle cartucce Winchester è lo scarso numero di calibri (tutti americani) infatti in Italia queste cartucce stanno trovando lentamente uno spiraglio di luce, ma al momento quelle commercializzate sono: 270 Winch., 270 WSM, 7 mm WSM, 308 Winch., 30-06, 300 Winch. Mag e 300 WSM.
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