Siamo per qualche giorno in Liguria, finalmente liberi di muoverci, seppur con una certa logica attenzione, e ci viene commissionata dalla Redazione una disamina delle cartucce a palla per la canna liscia. Subito ci accordiamo con l’Armeria Cardi di Pieve di Teco (IM – 0183/366641) per una visita: la zona è molto vocata a tali soluzioni perché la caccia al cinghiale rappresenta il fulcro dell’attività venatoria e la sede, al termine della discesa dal Col di Nava, raccoglie con facilità uno stuolo di fedelissimi dal basso Piemonte e dalle province liguri di Imperia e Savona. La notorietà poi delle conoscenze balistiche e meccaniche del titolare, Gabriele Cardi, rappresenta una garanzia e un porto sicuro per lucrare ogni sorta di suggerimenti, consigli e quant’altro ci si trova a dirimere nel corso di una stagione di caccia: le conoscenze specifiche, la cortesia e la disponibilità di Gabriele e della sua Signora fanno sì che l’armeria abbia sempre presente un certo numero di clienti che magari passano anche solo per un saluto. Quando abbiamo chiesto di poter disporre ai fini fotografici di qualche scatola di cartucce a palla per la canna liscia siamo stati posti di fronte a ben ventidue confezioni in rappresentanza di nove Case: e per fortuna che la Signora ci avesse poco prima confermato che la percentuale maggiore dei cacciatori oggi sia orientata alla canna rigata… Mantenere una simile disponibilità in un settore non primario mostra una professionalità non comune e un notevole impegno finanziario, ma la cura verso il cliente è un fattore di massima importanza e soddisfarne le esigenze crea un giusto ritorno.
Un primo elenco delle marche
Abbiamo poco sopra indicato come siano nove le marche a disposizione: su un giubbotto arancio fluo, sanglier oblige visto che il detto originale noblesse oblige è della lingua dei cugini d’oltralpe, disponiamo le diverse confezioni per la foto d’insieme e poi, man mano, passiamo a mettere in evidenza i vari gruppi iniziando dal prodotto degli Stati Uniti d’America, dove impiegano tali cariche anche per selvaggina diversa dal cinghiale nostrano. La ricerca della funzionalità ad ampio raggio per un solo fucile dispone l’animo yankee a queste scelte: non possiamo celare il nostro disdoro mentale osservando in qualche pubblicità la sagoma di un alce cacciato con la canna liscia, ma parimenti dobbiamo dar riscontro della validità balistica di simili cartucce.
La prima marca di fronte all’obiettivo della nostra Nikon è la Federal con tre diverse proposte a iniziare dalla Premium che qualifica la classe elevata di caricamento ed è subito riscontrabile per i colori beige e arancio della scatola. Il calibro è il 12/76, quindi Magnum, e la carica è di dodici pallettoni e va quindi usata su selvaggina a cui sia permesso tirare con tale soluzione, come ad esempio la volpe in battuta; il tubo è in plastica color granata con chiusura a sei pliche, il fondello in lamierino ottonato da 16 mm, l’innesco rinforzato. Passando alla Federal tradizionale nella scatola nero e celeste rientriamo nel calibro 12/70: il tubo sempre color granata e con una sottile striatura longitudinale che crea i canalini di contropressione favorendo il distacco dalla camera di cartuccia, contiene una speciale palla da 1 oz. (28 g) sottocalibrata con apice conico, piatto e forato inserita in un sabot: tali fattori assicurano una V/0 di 1500 ft/sec (458 m/sec circa) e una più che adeguata precisione con rilevante cessione di energia; la Casa indica come soluzione migliore l’impiego in canne raggiate per tutta la loro lunghezza.
Chiude la serie Federal una calibro 20/76 della fascia Premium (foto 9505) con la nota palla sottocalibrata Hydra Shok HP® da 5/8 di oz (17,5 g) garante di una velocità molto elevata: anche se non espressamente indicato questi proiettili sottocalibrati e con sabot danno il meglio con canne raggiate.
Dalla Winchester abbiamo ugualmente tre proposte, tutte sotto l’egida della serie Super X che sottende prestazioni di alto livello per la cura nei materiali e nel caricamento che viene eseguito negli USA. Qui la differenziazione è affidata al calibro mentre è una costante l’impiego della palla Foster dalla conosciuta forma a campana rovesciata con le rigature esterne inclinate, che favoriscono il passaggio anche in canne strozzate.
Si inizia con una 12/70 che spinge il proiettile da 1 oncia alla bella V/0 di 1600 ft/sec (488 m/sec) proseguendo con una 20/70 dove il proiettile da ¾ di oncia ( (21 g) è sempre spinto alla stessa V/0 di quello del calibro superiore. Curioso poi il caricamento nel piccolo .410 (non Mag.) che possiamo nominare adeguatamente come 36 dove il bossolo è lungo 2½” (63,5 mm), la palla ha una massa di 1/5 di oncia (5,6 g) e viene accelerata a 1830 ft/sec (558 mt/sec). Non è forse il caso di tentar la sorte con un cinghiale ma, curiosi sempre di tener a mente la riuscita di coppiole rammentiamo il guardia d’una riserva che tanti anni addietro, predisposta un’esca adeguata, era riuscito con una doppiettina in tal calibro e cartucce a palla asciutta a far coppiola sulle volpi.
La Remington offre una variegata proposta di caricamenti a palla per la canna liscia: va per la maggiore quello in calibro 12 con bossolo tradizionale da 70 mm e palla Slugger® (negli USA la canna liscia è detta slug) da 1 oncia (28 g) dal disegno peculiare della Casa di Ilion che coniuga buone qualità di balistica esterna e notevolmente marcate per quella terminale: l’ogiva presenta un profilo rastremato e nell’apice è ricavata una fossetta che facilita l’espansione. Sulla confezione è riportato il diagramma della traiettoria che prevede un calo di 1,9 – 4,6 – 9,0 pollici rispettivamente a 50, 75 e 100 metri (4,8 – 11,7 – 22,7 cm); anche questi proiettili possono venir sparati in canne strozzate, ma le prestazioni migliori quanto a precisione si ottengono in canne raggiate o, quanto meno, con strozzatori dotati di tale accorgimento tecnico.
Rottweil® è da sempre un marchio di estrema affidabilità, magari di prezzo un poco elevato, ma la qualità si paga e qui c’è proprio tutta. Osserviamo per prima la cartuccia Extra Line – Exact, nella tradizionale confezione da dieci pezzi: il calibro è il 12/70, la palla del peso di 32 g (1 e 1/8 di oz) ha una forma apicale con alette volventi e rastremate coniche. La precisione risulta assai elevata e viene rimarcata da una goffratura sul fronte della confezione dov’è rappresentato un cinghiale in corsa con un bersaglio circolare al punto topico della spalla. Si aggiunge quale novità, evidenziata da una fascetta rossa ben visibile(foto 9517) la cartuccia della stessa serie, ma in calibro 20/76 con palla identica nelle forme e peso di 26 g (15/16 di oz). Un primo piano delle cartucce nei due calibri pone in evidenza la forma particolare di questo proiettile che, a dir il vero, ricorda qualcosa di noto.
Brenneke per moltissimi anni è stata per antonomasia la designazione della palla asciutta per canna liscia: in effetti per molto tempo questa e la Stendebach risultavano quali punti di riferimento nel settore fornendo i proiettili sfusi alle Case per i loro caricamenti. Da qualche anno la Brenneke ha intrapreso con successo la costruzione di cartucce, sia per canna rigata che per canna liscia ampliando nel contempo la ricerca sulla palla singola. Abbiamo tre esempi nei calibri 12/70 e 20/76. Iniziamo dalla recente Rubin Sabot(foto 9520) dotata di palla cilindrica con alette inclinate e apice leggermente rilevato con fossetta posta nello zoccolo in plastica rossa. Il peso della palla è pari a 28 g (432 gr): si gioca quindi molto sulla velocità, sulla penetrazione e sulla cessione di energia. Nel calibro 12/70 la Classic rassicura gli amanti della tradizione: il notissimo proiettile da 32 g ha la borra impennaggio avvitata posteriormente su cui insiste l’energia della carica, ma la massa è posta davanti favorendo la direzionalità: la si può paragonare a un’auto con trazione anteriore. Ancora una proposta di Brenneke con la cartuccia calibro 20/76 Super Magnum dotata ugualmente del proiettile tradizionale che, fra l’altro, presenta il vantaggio di poter essere utilizzato anche nelle canne con strozzatura.
Sauvestre è un marchio della francese Thifan Industrie che ha conquistato meritata notorietà con la tecnologia del suo proiettile denominato Balle Flèche: ricordiamo come la sua apparizione alcuni decenni fa avesse incuriosito non poco il mondo dei cacciatori di cinghiale. La forma vagamente a clessidra, la massa ridotta rispetto al tradizionale peso di 32 g e poi ancora l’inserimento in un sabot avevano agitato non poco il settore. Due le proposte qui presenti, entrambe in calibro 12/70 con un caricamento standard e un altro mini magnum per fucili che abbiano superato la prova forzata: le peculiarità sono elencate sul retro delle confezioni evidenziando la marcata velocità unita alla tensione di traiettoria e alla precisione, seguite da un notevole potere di arresto e dalla ridotta devastazione della spoglia, l’utilizzo in canne lisce o raggiate con o senza strozzature; e ancora il basso rinculo favorevole alla ripetizione del colpo e da ultimo, ma non ultimo, la bassa propensione ai rimbalzi laterali, la penalità maggiore della palla asciutta in canna liscia. L’apice della palla risulta leggermente differenziato fra la cartuccia normale e la mini magnum.
Diamant di Forlì è azienda ben nota per importazione e distribuzione di molti marchi del settore armiero. Il suo caricamento AX per le cartucce a palla asciutta vede in opera la Borra proiettile che ai più ricorderà la palla inventata dalla ditta Gualandi: un’eccellenza tutta italiana che dal suo apparire aveva stupito gli appassionati per precisione e lesività assicurate non solo dalla forma e dalla borra con cuscinetti ammortizzanti contro il colpo d’ariete, ma ugualmente dalla composizione della lega da cui si ricava. La ditta raccomanda di non impiegarla con strozzatori rigati che inficerebbero le caratteristiche ottimali di precisione assicurate dalla forma peculiare.
La Fiocchi di Lecco offre diverse soluzioni per le cartucce a palla singola da canna liscia e una delle recenti per il calibro 12/70 è la Performance Slug composta da bossolo da 70 mm con tubo in sintetico, fondello ottonato da 27 mm, l’eccellente palla Gualandi da 32 g. Tale soluzione consente l’impiego su canne anche strozzate, e grazie all’impiego di componenti di vertice, fornisce una precisione difficilmente eguagliabile e ottima cessione di energia: rappresenta in poche parole una scelta di grande soddisfazione. Della serie Nova Slug più economica, ma non di minore appagamento, abbiamo esaminato una calibro 20/70, con fondello da 16 mm, sempre con la palla Gualandi, qui ovviamente da 26 g: cambiano alcuni particolari fra le due linee, ma la sostanza rimane sempre quella di alto livello cui la Casa lecchese ci ha abituati.
Baschieri & Pellagri è presente nella disponibilità dell’armeria Cardi con ben cinque varietà di cartucce a palla. Le prime tre vanno dalla Red Shock Coated Slug nel calibro 12, dotata del bossolo da 70 mm e palla pesante da 35,5 g, evoluzione di quella originale B&P con ogiva hollow point per favorire l’espansione all’impatto; la superficie in piombo subisce un trattamento superficiale che evita le impiombature della canna. La Black Shock Coated Slug adotta una palla con apice ad alette elicoidali, anch’essa trattata superficialmente per evitare depositi di piombo sulle pareti della canna, e il peso rientra nella perfetta norma del calibro 12/70 con i suoi 32 g. La Big Game monta la palla originale B&P di forma cilindrica con minute alette superficiali inclinate e ogiva a cupola con foro centrale: forte cessione di energia e dilatazione della sezione del proiettile; il peso anche qui, sempre in virtù del calibro 12/70, è di 32 g. Lasciamo il calibro 12 e passiamo al 20/70 già molto diffuso specie fra chi patisce un poco il rinculo e pure il peso del fucile da sostenere per tutta una giornata: ma insieme al 20 oggi sta tornando in auge il bel calibro 16, un emblema di perfezione quanto e rendimento balistico. Anche per i fucili di questi due calibri la B&P provvede al munizionamento nella serie di cariche denominate Trill Shock Slug. Osserviamo per primo il 16 con il tradizionale bossolo da 67 mm (2 e 5/8”) e proiettile da 26 g (15/16 di oz.) passando poi al 20 con bossolo da 70 mm (2 e ¾”) e palla da 24 g: entrambi adottano la forma cilindro conica con il corpo dotato di sottili rilievi inclinati mentre l’apice evidenzia le alette elicoidali ben rilevate. Per tutte queste palle vale l’accorgimento tecnico di questi rilievi che ne consente l’uso anche in canne strozzate: se si ha l’accortezza di impiegarle in quelle cilindriche la precisione sarà notevolmente incrementata.
Per concludere
Come abbiamo potuto osservare la disponibilità di cartucce a palla per le canne lisce assicura una scelta oculata e precisa in base alle proprie convinzioni: il calibro 12/70 la fa da padrone, com’è logico che sia, considerando l’ampia gamma di palle dalle forme differenziate così come i pesi; si aggiunge il calibro 16, vera raffinatezza, e poi diverse proposte del calibro 20, oramai ben stabilizzato in un ambito di cacciatori che lo hanno eletto a loro compagno di caccia. Le piccole cartucce calibro 36 possono servire per scopi diversi dal cinghiale riservando comunque note particolari di entusiasmo.
Un grazie ancora ai Signori Cardi dell’omonima armeria che hanno reso possibile questo servizio. Ricordiamo che l’attività commerciale è situata a Pieve di Teco (IM) Tel. 0183 366641.