La vicenda che ha visto come protagonista Carlo Cracco e la sua ricetta a base di piccione presentata nel corso di una puntata di MasterChef si arricchisce di nuovi spunti e commenti. Dopo la presa di posizione di Federfauna, pronta a mettere a disposizione i suoi legali per difendere lo chef stellato, e la protesta di alcuni animalista di fronte al ristorante di Milano, bisogna registrare la puntualizzazione della Federazione Italiana della Caccia. Secondo la sezione milanese, infatti, la protesta di fronte al locale di Cracco deve essere considerata una “sceneggiata”, oltre che l’ultimo “sussulto di un carnevale riesumato”.
La federazione ha deciso di condividere l’opinione del cuoco veneto che ha bollato l’intervento degli animalisti come una sciocchezza che non merita neanche una denuncia. Federcaccia Milano ha espresso tutta la propria solidarietà al celebre giudice del reality di Sky e ha considerato in maniera mesta le esternazioni di presunta zoofilia di cui si sono resi protagonisti gli animalisti. Tra l’altro, secondo questo punto di vista, chi ha lanciato l’invettiva contro il ristorante non ha neanche ben chiaro in mente quali sono le specie da difendere.
La nota della sezione milanese ha sottolineato come i piccioni domestici siano allevati sia per bellezza che per motivi alimentari, dunque per ottenere la loro carne. Gli esemplari selvatici (quelli che sono meglio conosciuti come “colombacci”) sono invece in aumento e possono essere cacciati a partire dalla terza domenica del mese di settembre fino al 31 gennaio. Non bisogna neanche dimenticare i colombi che provocano danni alle campagne, con risarcimenti che sono a carico dei cacciatori.
I federcacciatori hanno voluto anche ricordare che la tutela degli animali è sempre legata a interventi mirati e che sono necessari all’equilibrio fra le varie specie: l’esempio citato è quello della difesa dei piccoli degli ungulati (caprioli, cervi e cinghiali), ma anche le lepri, i nidi dei volatili di dimensioni minori (preda di corvi, gazze e cornacchie). Il comunicato, il quale reca la firma del presidente provinciale di Federcaccia Milano Rodolfo Grassi, e del vicepresidente vicario e responsabile dei guardiacaccia volontari Alessandro Nova, si conclude con la disponibilità offerta dall’ufficio legale a prestare una difesa a Cracco nel caso dovesse essere necessaria. In aggiunta, la sezione vuole rinunciare alla strumentalizzazione di comodo e intervenire in maniera completamente differente dall’animalismo “di facciata che cerca facili palcoscenici a ogni occasione”. Non si hanno altri aggiornamenti in merito alla denuncia dell’Aidaa e se potrà avere degli sviluppi nel corso dei prossimi mesi.