L’Impact Nt Battue calibro .300 Winchester magnum è un fucile pensato e progettato per la caccia in battuta: Disponibile due versioni, Battue e Diamant, il Verney Carron Impact può essere caricato con diversi tipi di cartuccia, a seconda delle preferenze del cacciatore.
La Verney Carron è un’azienda francese con base a Saint-Etienne, la quale produce fucile da caccia fin dal 1820. Grazie all’esperienza accumulata nei decenni sia nel mercato francese, sia in quello dell’Europa occidentale e nord-americano, la Verney Carron è riuscita a ritagliarsi importanti e significativi spazi anche nell’est Europa e in America del Sud. I produttori di fucili a canna rigata, negli ultimi anni, hanno applicato una vera e propria rivitalizzazione delle loro armi destinata alla caccia in battuta.
Sia l’inserimento nel settore di nuovi concorrenti, come Benelli con il suo Argo e Winchester con l’Sxr, sia i produttori più “classici” hanno deciso entrambi di rivedere i loro modelli di punta, così come ha scelto di fare la Remington con il nuovo 750, l’erede del 7400, e Verney Carron, la quale ha concepito la sua nuova carabina semiautomatica ottenendo modello Impact nt.
Disponibile due versioni, Battue e Diamant, le quali si differenziano nelle finiture, questo fucile, prodotto a Saint Etienne, a parte l’essere camerato per un classico calibro da battuta come il .30-06, viene commercializzato anche nel calibro .300 Winchester magnum e in altri due calibri esclusivi: il 7×64, una cartuccia molto di moda nel centro dell’Europa, ed il 7 mm Remington magnum, una munizione sempre apprezzata da coloro che amano il tipico rinculo del .300 Winchester magnum. La linea è molto filante, alleggerita però grazie ad una serie di incisioni situate sui fianchi della carcassa in Ergal. Sul lato sinistro si trova dei cervi inseriti in un ambiente montano, mentre sul lato destro sono disegnati cinghiali in un paesaggio collinare in pieno autunno. Il punto di unione tra la carcassa in Ergal e la canna è decisamente definito; all’opposto, le incassature del calcio sono state maggiormente curate. Poiché la carcassa è in lega leggera, l’otturatore ingaggia i propri tenoni di chiusura direttamente nella culatta della canna. Il sistema di funzionamento è a presa di gas a lungo rinculo, con l’otturatore rototraslante. Quest’ultimo è provvisto di sei alette di chiusura collocate su due serie di tre a 120 gradi, mentre la rotazione della testa è comandata da un profilo a camme nel quale si inserisce un piolo che va ad impegnare l’otturatore al portaotturatore.
Sul lato destro di quest’ ultimo è collocato un carter in lamiera il quale, nel momento in cui l’arma è in chiusura, combacia con la finestra di espulsione, al fine di evitare che elementi esterni come sabbia, polvere o sporcizia possano entrare all’interno. L’estrazione della cartuccia avviene grazie ad un estrattore di grandi dimensioni installato sulla parte esterna dell’otturatore, contraddistinto da una faccia recisa che ospita interamente il rim della cartuccia. L’espulsione viene compiuta da due espulsori a pistoncino che agiscono in coppia, ambedue posizionati sul lato sinistro dell’otturatore e staccati di circa un millimetro uno dall’altro. La spinta retrograda al portaotturatore è resa affidabile da due aste di rinvio, quest’ultime collegate ad un blocchetto che assolve la funzione di pistone poiché riceve i gas prelevati dalla canna e convogliati attraverso un beccuccio. Il blocchetto dispone di due pioli caricati a molla che fungono ammortizzatore della corsa retrograda. La meccanica è, quindi, semplice e razionale, anche se lo smontaggio del fucile non è molto semplice e facile da eseguire. La sicura del Verney Carron è la classica a traversino, posizionata nella parte posteriore del ponticello del grilletto, mentre il pulsante di sgancio del caricatore è ubicato sul lato destro della carcassa, al fine di azionarlo con la stessa mano con la quale si estrae il serbatoio. La leva dell’hold open si trova sul lato sinistro del castello e subito dietro è presente un pulsantino, ossia il comando di svincolo dell’otturatore. Con tale sistema, con il cane armato, l’otturatore è bloccato in chiusura indipendentemente dal fatto se sia presente una cartuccia o meno in camera di scoppio; per aprirlo ci sono solo due possibilità: o si tira il grilletto facendo abbattere il cane, una soluzione altamente sconsigliata poiché potrebbe esserci una cartuccia in camera di scoppio, oppure si comprime il pulsantino e contemporaneamente si arretra la manetta di armamento. La Verney Carron ha scelto questo sistema di sicurezza al fine di evitare aperture involontarie dell’otturatore in caso di urti accidentali sulla manetta di armamento durante la caccia. Il caricatore è monofilare e amovibile, da due o da quattro colpi. Il caricatore da due colpi è provvisto di un traversino destinato ad azionare l’hold open, il quale manca nel serbatoio di maggior capacità.
Quindi, chi usa il caricatore da due colpi, una volta sparato l’ultimo colpo l’otturatore rimane in apertura; se invece si sceglie il caricatore da quattro colpi, sparato l’ultimo l’otturatore torna in chiusura e per aprirlo bisogna agire sul pulsantino di svincolo. Il caricatore da quattro colpi, , in particolare, sporge leggermente dall’arma, aumentando un po’ l’ingombro. Entrambi i caricatori occupano uno spazio interno di 89 mm. La canna è in acciaio al carbonio, ottenuta attraverso il sistema di rotomartellatura. Nella parte posteriore la canna mostra un ingrossamento a cono che ospita i sei tenoni di chiusura. La rigatura è a sei principi, con passo di 1:10” (250 mm). La canna ha un profilo leggero, poiché è stato scelto di ridurre il peso; la volata, provvista di corona recessa tipo caccia, misura solo 15 mm. Nella parte superiore, una bindella ventilata inizia dall’alto la sede dei tenoni di chiusura per arrivare fino ad un terzo della canna, mentre nella parte superiore una linea rossa aiuta a migliorare l’acquisizione del bersaglio in maniera istintiva. La bindella finisce scendendo verso la canna con una inclinazione di circa 60 gradi, costruendo un triangolo rettangolo con la canna, dove quest’ultima si potrebbe considerare l’ipotenusa. Il mirino è fisso ed è provvisto di un inserto di fibra ottica di colore rosso. La linea di mira è lunga solo 305 mm ed è stata ottimizzata per il tiro all’imbracciata, così che il fucile presenta un assetto molto istintivo, ottenendo la collimazione del bersaglio in modo pressoché immediato. Sul castello sono presenti quattro fori filettati per ospitare un’ottica di mira. L’astina e il calcio sono finiti a olio ed entrambi zigrinati nei punti di presa: la zigrinatura, in particolare, anche se stampata risulta ben incisa. Il calciolo di tipo ventilato attenua il rinculo e la gomma di cui è composto è lucida, al fine di ottenere un perfetto scorrimento sugli abiti durante l’imbracciata. In definitiva, la possibilità di scegliere liberamente il tipo di munizione con le quali caricare questa carabina e tutti gli accorgimenti meccanici ed in tema di sicurezza, rendono il Verney Carron Impact Nt Battue una delle più affidabili carabine per la caccia in battuta.