Le ricette tipiche di ogni zona o paese sono sempre apprezzate per la loro semplicità e i sapori decisi e gustosi. Un esempio interessante e intramontabile è quello del capriolo alla tirolese, una preparazione legata alle tradizioni del Nord Italia e ovviamente dell’Austrian (come suggerisce il nome). Il gusto classico e selvatico della carne di capriolo viene addolcito in maniera perfetta da un frutto di bosco che ingolosisce qualsiasi commensale, i mirtilli.
Caratteristiche della carne di capriolo
La carne di capriolo è molto apprezzata dagli amanti della selvaggina, perchè ha un piacevole aroma selvatico, appunto, che la contraddistingue da quella d’allevamento. Il fatto che la preda viva allo stato brado all’interno del bosco, fa si che essa abbia un sapore intenso e naturale e nello stesso tempo la qualità è superiore.
Inoltre, questo tipo di cacciagione è ricca di sostanze nutritive e povera di grassi. Perfetta per avere un’alimentazione ricca di proteine, dona all’organismo un notevole apporto di vitamine B e ferro.
Facile da cucinare, può entrare a far parte delle ricette o del piatto forte anche delle persone che non sono molto abili in cucina o stanno iniziando a cimentarsi con i fornelli.
Ogni taglio di carne ha una sua cottura in cui riesce a far emergere le caratteristiche, grigliata, affumicata o o al ragù ogni piatto sarà perfetto.
Il mirtillo
Un altro ingrediente centrale della ricetta è il mirtillo che nonostante sia un frutto, noto soprattutto per essere il protagonista di dolci, si sposa bene con la carne selvatica.
Il mirtillo è una pianta che può esser sfruttata in pieno sia in cucina, sia per avere dei benefici sull’organismo. Ogni parte, dalle bacche alle foglie, può essere sfruttate al meglio.
Noto per le sue proprietà terapeutiche, ogni elemento della pianta attiva dei particolari principi che poi permetteranno al corpo di ottenere dei benefici.
Le bacche del mirtillo nero contengono molti acidi organici, tannini, vitamine A, C e in minima parte anche la vitamina B. Tra le proprietà abbiamo anche i glucosidi antocianici che oltre a dare al frutto il caratteristico colore, rafforzano il tessuto dei vasi sanguigni e ne migliorano l’elasticità e il tono.
Inoltre, i mirtilli sono ideali per chi ha problemi di circolazione, soprattutto di origine venosa e in tutti i casi di fragilità capillare.
I pregi del mirtillo derivano anche dalla presenza delle vitamine e dei sali minerali come calcio, fosforo, ferro, sodio e potassio, che fanno delle bacche un ottimo antiossidante. Questi principi nutritivi uniti agli antocianosidi, impediscono la formazione dei radicali liberi, responsabili del colesterolo.
Il mirtillo ha anche un effetto antisettico utile quando si hanno problemi intestinali e limitano la formazione delle cistiti. Inoltre, è usato soprattutto nelle infezioni urinarie, provocate dall’alterazione della flora batterica.
Oltre alle bacche, anche le foglie di mirtillo apportano all’organismo dei benefici. Queste contengono al loro interno il tannino e sostanze che abbassano il contenuto di glucosio nel sangue.
Inoltre, sono anche ipoglicemizzanti perfette per chi soffre di diabete, perchè possono essere usate come sostituti del tutto naturali dei farmaci e dell’insulina.
Le proprietà del mirtillo sono notevoli e abbinate alla carne di selvaggina, in particolare modo quella di capriolo, possono regalare un piatto gustoso e nello stesso tempo sano. Perfetto da gustare senza avere il rimpianto di aver ceduto ad un piccolo peccato di gola.
Ora che abbiamo scoperto le caratteristiche dei mirtilli e della carne di cervo, non ci resta che scoprire gli ingredienti per realizzare il nostro secondo. Basta seguire il procedimento e avremo un piatto che di sicuro conquisterà tutti i commensali che non vedranno l’ora di fare il bis.
Ingredienti
1.2 kg di polpa di capriolo
Vino rosso q.b.
50 ml di panna
1 foglia di alloro
Bacche di ginepro q.b.
1 rametto di rosmarino
Gemme d’abete q.b. (facoltativo)
50 gr di lardo di maiale
1 grossa cipolla
Farina q.b.
Confettura di mirtilli
Preparazione
Per far emergere al meglio le caratteristiche del capriolo, la prima cosa da fare è quella di far spurgare la carne per minimo 2 giorni. Quindi prendete l’ingrediente, mettetelo in una ciotola e ricopritelo con del vino rosso, insieme all’alloro, al ginepro, al timo, alla cannella, alle carote, all’aglio e al sedano.
Trascorso il tempo della marinatura, prendete una casseruola mettetela sul fuoco e una volta che l’olio sarà caldo, aggiungete una cipolla. Lasciatela rosolate con del lardo.
Per rendere il piatto più gustoso tagliate la carne a dadini, infarinatela e salate. Una volta rosolati i bocconcini di capriolo su tutti i lati, aggiungete poco alla volta il liquido della marinatura precedentemente filtrato.
Per rendere la carne morbida e saporita è bene continuare ad irrorarla con la marinatura che con gli aromi avrà assunto un piacevole sapore che andrà a rendere unico il piatto.
Dopo aver fatto cuocere il capriolo per circa un’ora, la carne sarà pronta. Quindi potete toglierla dalla casseruola recuperando il fondo di cottura. Per rendere la salsa liscia e piacevole al palato, bisogna passarla con un colino per eliminare residui e possibili grumi.
Quando il liquido sarà spurgato mettetelo in un pentolino e aggiungete la panna. Fate scaldare il composto e bagnate la carne per renderla ancora più morbida.
Il tocco finale per rendere il piatto unico è la marmellata di mirtilli. Per avere un risultato degno dei grandi chef l’alternativa migliore è quella di realizzarla direttamente a casa.
Facile da preparare vi porterà via poco tempo, ma in compenso avrete un alimento ottimo per la colazione, per i formaggi o come accompagnamento alla carne.
Una volta lavati i mirtilli, metteteli su un panno di cotone e lasciateli asciugare. Successivamente metteteli delicatamente in una casseruola, aggiungete 500 gr di zucchero per 1 chilo di mirtilli, il succo di limone e un po’ di buccia grattugiata, coprite con un coperchio e lasciateli insaporire per almeno 3 ore.
Trascorso il tempo mettete la pentola sul fuoco e cuocete a fuoco medio per mezz’ora. Se dovesse essere troppo liquida, continuate la cottura fino a quando non viene assorbito completamente. Quando i mirtilli sono sul fuoco mescolate di tanto in tanto ed eliminate la schiuma, che si forma in superficie, con una paletta forata. Raggiunta la consistenza preferita versatela ancora calda nei vasetti di vetro, fateli raffreddare e chiudeteli.
Ora non vi resta che aggiungere la marmellata al piatto e gustarlo in compagnia dei vostri cari.