Una soluzione “insolita”
Chi cura e gestisce un vigneto sa benissimo come i caprioli siano tra i nemici principali da fronteggiare. Nel Parco Nazionale delle Cinque Terre si sta pensando di risolvere il problema con una soluzione alquanto insolita e di cui finora si era parlato molto poco. Nei giorni scorsi, infatti, sono stati organizzati due incontri per spiegare agli agricoltori come usare un repellente di origine naturale. Di cosa si tratta esattamente?
Efficacia del prodotto
L’Ufficio Biodiversità del parco ha pensato a un prodotto fitosanitario che dissuade i caprioli sia dal punto di vista dell’olfatto che del gusto. Il repellente è a base di grasso di pecora, con una composizione oleosa a base di acqua. La sua efficacia sarebbe stata già sperimentata in quest’area, di conseguenza in questo periodo dell’anno ci si aspettano risultati concreti.
Brucatura delle piante
È proprio in primavera, infatti, che i caprioli iniziano a brucare le piante di vite. Questa abitudine, in particolare nel Parco delle Cinque Terre, non è stata frenata nemmeno dalle recinzioni elettriche e da quelle di metallo, mentre sullo spray regna l’ottimismo. Prima di sbilanciarsi con qualsiasi giudizio, però, bisognerà registrare dei risultati concreti.