I Caprioli e Cinghiali nella campagna novese stanno “prendendo possesso” del territorio andando così ad intaccare anche in maniera sostanziale le diverse colture.
E’ allarme caprioli e cinghiali nella campagna novese. Gli animali selvatici, infatti, stanno “prendendo possesso” del territorio andando così ad intaccare anche in maniera sostanziale le diverse colture.
«E’ un grosso problema,- dice Ivano Rossi della tenuta “La Bollina”- specialmente la presenza dei caprioli sta provocando danni. Noi per cercare di contrastare questi animali abbiamo chiuso la tenuta con recinti elettrici ma non è stato sufficiente». Aggiunge Rossi: «La situazione sta diventando insostenibile. Noi abbiamo vigneti e li curiamo per avere qualità nel prodotto ma il nostro lavoro viene messo a repentaglio ogni anno dalle bestie selvatiche».
I caprioli sono ghiotti di germogli e in estate quando c’è carenza di cibo mangiano gli acini d’uva, quindi vanno ad intaccare il raccolto ben due volte all’anno. «Ad agosto quando finiscono i trattamenti con zolfo e rame sottolineano gli agricoltori – i caprioli ricompaiono e mangiano l’uva». Le associazioni di categoria, sollecitate dai loro iscritti, si stanno muovendo da tempo per ottenere il contenimento della specie. «L’unica soluzione – spiega Giuseppe Botto, direttore della Cia (Confederazione italiana agricoltori) – è la caccia di selezione sia per i caprioli sia per i cinghiali» L’altro problema è poi il risarcimento dei danni.
«Purtroppo i tempi parte della Provincia – continua Botto – sono lunghi. Dopo 12 mesi o più si riesce ad ottenere qualche euro. Anche se è bene precisare che gli agricoltori mantengono il territorio attraverso il loro lavoro, non vogliono accanirsi contro questi animali, ma devono poter svolgere la loro attività in serenità senza il timore di trovarsi i campi e le coltivazioni distrutte dalle bestie selvatiche».
«Il problema esiste – puntualizza Tiziano Pelanda della tenuta “La Marchesa”- ed è opportuno agire per tempo prima che la presenza di questi animali divenga insostenibile». Ultimamente si sono verificate numerose collisioni tra veicoli e fauna selvatica sulla rete viaria provinciale. Il fenomeno, in costante aumento, ha viste impegnate in quest’ultimo periodo in modo esponenziale le pattuglie del Nucleo Vigilanza Faunistica Provinciale per il rilievo dei sinistri e il recupero della fauna selvatica.
Dall’analisi dei dati in possesso della Regione emerge anche una spiccata stagionalità degli incidenti stradali: infatti per il capriolo e il cervo i mesi primaverili sono quelli più interessati, a causa dei maggiori spostamenti degli animali alla ricerca della prima erba in corrispondenza delle aree a quota più bassa.
«La Provincia di Alessandria – sottolinea l’assessore provinciale alla Caccia e Pesca Giancarlo Caldone – al fine di ridurre il fenomeno ha attivato da tempo una campagna di sensibilizzazione per informare gli automobilisti distribuendo una cartina indicante le strade più a rischio nelle quali gli automobilisti devono prestare attenzione».
Fonte: Secolo XIX