La Confederazione Cacciatori Toscani (CCT), associazione venatoria che raggruppa Federazione Italiana della Caccia, Arci Caccia e ANUUMigratoristi, ha fatto riferimento nel suo ultimo comunicato a una norma approvata definitivamente dal Governo Renzi lo scorso 30 giugno. Si tratta dell’obbligo di segnare sul tesserino i capi di migratoria una volta abbattuti e non alla fine della giornata come previsto finora dalla legge in vigore.
Secondo l’associazione, l’esecutivo non finisce di stupire in maniera negativa per quel che riguarda la caccia e la gestione della fauna: in particolare, le proposte in materia sono state definite “vessatorie”, oltre che dettate dalla sfiducia nei confronti dei cacciatori italiani. La norma viene considerata immotivata e senza alcun tipo di beneficio nei confronti della categoria, visto che “A questo governo poco interessa la sostanza”. La CCT ha quindi passato in rassegna i comportamenti poco chiari dello stesso esecutivo.
In particolare, è stato trattenuto in maniera indebita il 50% delle tasse do concessione governativa, senza dimenticare il prolungato silenzio sul tema degli ungulati, diventato ormai emergenza nazionale. Poco chiaro, inoltre, è stato l’impegno per cassare il provvedimento della Regione Toscana sugli Ambiti Territoriali di Caccia. Molta benzina è stata gettata sul fuoco, di conseguenza l’impressione è che il dibattito non si esaurirà con questa nota ufficiale.