L’associazione ANUUNMigratoristi ha deciso di dare “voce” ai capannisti, infuriati con le varie amministrazioni regionali per come hanno gestito e stanno gestendo la questione dei richiami vivi e il loro rifornimento, oltre alla funzionalità dei richiami di cattura. In particolare, gli enti locali non stanno certo attirando simpatie dopo che lo scorso 3 novembre il Ministero dell’Ambiente ha reso pubblico il secondo messaggio concreto che legittima i richiami. L’ANUU ha voluto confermare la propria concretezza nella difesa delle cacce tradizionali e del prelievo saggio e controllato degli uccelli migratori.
Anche ad agosto il Ministero pubblicò una comunicazione simile. In pratica, ai governatori era stato spiegato che la Commissione Europea ha archiviato la procedura di infrazione e che il rifornimento dei richiami vivi è legittimo attraverso il meccanismo delle deroghe. Tutte le regioni interessate hanno la possibilità di attivare le deroghe da diversi mesi dopo aver accertato le condizioni per la loro applicazione.
Chi usufruisce delle cacce tradizionali sta attendendo di avere per il rifornimento dei richiami vivi e per le normative degli appostamenti delle precise linee guida seguire, diverse a seconda delle tradizioni e dei costumi regionali, rispettando sempre la ruralità e la biodiversità.