L’associazione ANUUMigratoristi è tornata a parlare dei fatti di cronaca dello scorso mese di novembre, quando in provincia di Bergamo furono distrutti alcuni capanni di caccia e liberati diversi richiami vivi. Il mondo venatorio è ancora furibondo e impaurito per questi vandalismi, anche perchè sono stati compiuti contro persone che non hanno la possibilità di reagire se non vogliono perdere il porto d’armi.
Per l’ANUU gli autori sono animalisti senza scrupoli: oltre alla distruzione e al disturbo di un’attività legale, hanno lasciato liberi degli animali che non sono capaci di alimentarsi in cattività, dunque sono destinati a morte certa, in particolare in questi mesi invernali. Di conseguenza, la loro “missione” è stata miseramente fallita. Sui social e sul web in generale questi atti sono stati addirittura esaltati, dimenticando che si tratta di un reato.
Le forze dell’ordine si stanno occupando del caso e le indagini porteranno a qualche risultato concreto, visto che non mancano i numeri di targa dei principali sospettati. Lo stesso è accaduto dopo le manifestazioni in occasione delle fiere venatorie degli scorsi mesi di agosto e settembre. I migratoristi hanno invitato a mantenere la calma e attendere il corso delle indagini.