Per l’ANUU gli autori sono animalisti senza scrupoli: oltre alla distruzione e al disturbo di un’attività legale, hanno lasciato liberi degli animali che non sono capaci di alimentarsi in cattività, dunque sono destinati a morte certa, in particolare in questi mesi invernali. Di conseguenza, la loro “missione” è stata miseramente fallita. Sui social e sul web in generale questi atti sono stati addirittura esaltati, dimenticando che si tratta di un reato.
Le forze dell’ordine si stanno occupando del caso e le indagini porteranno a qualche risultato concreto, visto che non mancano i numeri di targa dei principali sospettati. Lo stesso è accaduto dopo le manifestazioni in occasione delle fiere venatorie degli scorsi mesi di agosto e settembre. I migratoristi hanno invitato a mantenere la calma e attendere il corso delle indagini.