Seppure tutti i cani da caccia si possano dimostrare buoni segugi esistono comunque alcune razze che superate selezioni lunghe secoli si dimostrano dotati di un fiuto eccezionale: il bassotto tedesco, il segugio bavarese e l’annoveriano meritano i primi posti in classifica.
Ogni razza possiede la propria particolare attitudine e capacità, ma per selezionare quelle da traccia o da sangue sono serviti secoli e impegno notevole. In ogni caso la fatica di ieri ha garantito oggi la presenza di cani a cinque stelle capaci di seguire anche le più deboli tracce. Seppure in generale si possa dire che cani da traccia possano essere potenzialmente tutti i cani da caccia, siano essi da ferma o da seguita, di razza o meticci, in realtà esistono specie particolarmente adatte per storia ed istino, a questo compito.
Se siete in cerca del vostro prossimo segugio è bene ricordiate che i cani maggiormente impiegati in questo tipo di mansione sono il segugio bavarese, il segugio annoveriano e il bassotto tedesco. Tutte e tre le razze provengono direttamente dalla Germania forse perché fin dal passato più antico, la caccia agli ungulati è stata particolarmente praticata in quella regione.
Il segugio bavarese si dimostra un cane leggero e altrettanto agile eppure ciò non vieta alla sua muscolatura di essere particolarmente possente. Il manto è caratterizzato da un color rosso cupo e può tendere al bruno, o al giallo ocra. La femmina non supera mia i 50 cm di statura mentre il maschio può superare i 52 cm.
Anche l’annoveriano è un cane di taglia media, con tanto di costituzione robusta e muscolosa. Il colore del pelo varia dal grigio bruno al nero, aderisce al corpo, è fitto, lucido e soprattutto corto. Se la femmina non supera i 50 cm di statura il maschio può arrivare fino ai 55 cm.
Infine non possiamo dimenticare il bassotto tedesco. Ne esistono almeno tre varianti ma quello che meglio si addice a questo genere di tecnica è certamente il bassotto a pelo duro. Se selezionato in qualità di cane da traccia il suo peso non supera i 10 kg e a sorpresa si dimostra eccellente nella seguita di grossi cinghiali o agilissimi cervi. D’altronde è un cane veloce, basso e soprattutto agile, che ben scivola nel folto boschivo. Il pelo è ruvido e compatto con un colore che può variare dal grigio al nero. La sua altissima diffusione in Europa lascia immaginare le qualità di questo eccezionale segugio.
Eppure queste tre razze di segugi ideali per grossa selvaggina, non sono le uniche da traccia che possono fungere da ausiliari al cacciatore. Stanno infatti riscuotendo un certo interesse e successo i terrier continentali ed inglesi ma anche i segugi francesi che si dimostrano ottimi animali da traccia quando si tratta di recuperare selvaggina ferita.
Il cacciatore che decide di adottare un cane da seguita, addestrarlo ed impiegarlo durante le battute dovrà necessariamente munirsi di una particolare attrezzatura che per quanto non sia ne troppo dispendiosa, ne troppo complicata comunque è particolare e necessaria.
Impossibile ad esempio fare a meno del guinzaglio da addestramento o della lunga. L’uno è lungo al massimo 4 metri e verrà utilizzato durante le esercitazioni, l’altro raggiunge anche gli 8 metri e vista la sua lunghezza è più spesso utilizzato nelle aree all’aperto. All’interno del bosco fitto infatti spesso si dimostra più che altro un impiccio.
E’ inoltre importante dotare il proprio cane di un particolare collare che dovrà essere largo fra i 3 e i 4 cm. Consentirà una buona aderenza ed eviterà qualsiasi genere di attorcigliamento vista la presenza di una girella. Di norma si consiglia di ricoprirlo di materiale rosso, arancione o fluorescente dato che far distinzione fra selvatico e cane, all’interno di zone di basso bosco o di macchia mediterranea è davvero complicato.
Il cacciatore dovrà invece portare con se un coltello a lama larga o triangolare, un arma da fuoco particolarmente leggera e soprattutto protezioni (guanti, cosciali, cappello) nel caso in cui la caccia si svolga fra la macchia mediterranea particolarmente coriacea e graffiante.