Montefiascone, in provincia di Viterbo, è diventata una città fondamentale per la cinofilia del nostro paese, un polo di attrazione incredibile grazie a un territorio ricco di selvatici di ottima qualità. Nel fine settimana che si è appena concluso si è svolta proprio la finale regionale del Lazio e provinciale per quel che riguarda Viterbo destinata a mute e coppie da seguita su lepre, prova cinofila organizzata dalla Federcaccia e dalla sezione provinciale di Segugi e Segugisti.
Non si è trattato di una gara qualsiasi, visto che consentiva di accedere alle selezioni nazionali per la Coppa Italia delle due categorie. I partecipanti sono stati ben 80 e il selvatico non si è fatto desiderare grazie alle Zone di Ripopolamento e Cattura messe a disposizione dall’Ambito Territoriale di Caccia Viterbo 1. I campioni regionali sono stati Del Treste (Mute A), Caloisi (Coppie A) e il duo Menghini-Dominici (Mute B e Coppie B). La miglior muta degli esteri è stata quella composta dagli Ariegeois di Scoponi-Barbanera, in grado di conquistare 165 punti (Primo Eccellente).
Antonino Corsini, numero uno dell’ATC viterbese, si è detto soddisfatto per l’esito della prova, esprimendo allo stesso tempo rammarico per la mancata approvazione del piano faunistico regionale. Aldo Pompetti, presidente di Federcaccia Lazio, ha ricordato invece i tre titoli mondiali che la regione vanta in ambito cinofilo, senza dimenticare i vari campionati italiani, un palmares che rende il Lazio rispettato ovunque.