Cani da Caccia: Per ogni tipologia di caccia, il cacciatore dovrà avere accanto un cane capace e ben istruito. Secoli di selezione e istinto naturale rendono un cane più adatto all’una o all’altra tipologia venatoria. Per il buon esito della battuta è fondamentale distinguere fra razze ed abilità del migliore amico dell’uomo.
Si fa presto a dire cani da caccia, meno presto a definire la specialità alla quale sono votati per natura e per addestramento. Seppure delle volte si ignori, esistono infatti variegate specialità che vedono protagonista l’una o l’altra razza.
Non è solo questione di istinto, quanto piuttosto di una selezione lunga secoli. Alla conclusione di questo percorso l’uomo, il cacciatore, è riuscito a addestrare l’una e l’altra razza per le diverse specialità e tipologie venatorie.
Ad oggi possiamo distinguere:
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cani da ferma;
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cani da cerca;
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cani da seguita;
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cani da tana;
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cani da traccia;
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cani da riporto.
Alcune tipologia di caccia, come ad esempio la caccia alla corsa, durante il trascorrere dei secoli è scomparsa e la sua caduta in disuso si è ovviamente concretizzata nell’allontanamento dall’attività venatoria dei cani che erano suoi massimi rappresentati. In linea di massima possiamo dire che sia in Italia che in Europa siano presenti diverse delle razze che primeggiano in ciascuna delle specialità, seppure fra queste le più praticate siano le prime tre.
Molto comuni le razze da ferma devono il proprio nome ad una peculiarità che le distingue rispetto a tante altre. Dinanzi all’usta della preda questi cani si immobilizzano in varie posizioni, differenti da razza a razza e comunicano al cacciatore che non li dovrà mai perdere d’occhio, la presenza della preda poco distante. Questi cani vengono normalmente utilizzati per la caccia a galliformi, in alcuni casi, seppure più rari nella caccia alla lepre o alla beccaccia o beccaccino.
Fra le razze inglesi utilizzate per questo genere di caccia impossibile dimenticare il setter inglese, il setter irlandese, il setter gordon o il pointer. Più numerose sono invece le razze dette continentali, selezionate nel più ampio territorio europeo. Fra queste ricordiamo lo spinone italiano, il bracco italiano, il bracco del borgognese, il bracco dupuy, il bracco di San Germano, il bracco tedesco conosciuto anche come kurzharr, il bracco francese, il bracco ungherese detto anche vizla, il Drahthaar, l’epagnuel breton, il korthals, il spaniel francese, il Langhaar e molte altre.
Diverso il discorso da farsi per i cani da cerca. Rispetto ai loro fratelli da ferma la caratteristica principale di questi professionisti della caccia è quella non tanto di immobilizzarsi dinanzi alla preda, quanto piuttosto di muoversi in maniera frenetica, richiamando così l’attenzione del cacciatore che concluderà l’opera a seconda della propria abilità. Queste razze sono di norma utilizzate per la caccia a galliformi, lepri, beccaccia e beccaccino, ma possono essere utilizzate anche durante la caccia di specie migratorie per il riporto del cacciato. Il cocker, il springer spaniel, l’american water spaniel o il field spaniel sono specie eccellenti per questa tipologia venatoria.
Molto richieste sono anche le razze di cani da seguita che ben sono caratterizzati dalla capacità di ricercare la preda, scovarne la posizione e guidarlo fin alla posta del cacciatore. Nel passato questo genere di caccia fu notevolmente praticata in Francia, paese nel quale vennero selezionate le specie migliori. Utilizzate specialmente per la caccia alla lepre e al cinghiale ottime razze da seguita sono il segugio taliano, il segugio del Giura, il billy, l’anglo francese tricolore, il beagle, il poitevin e l’ariegeois.
Un accenno almeno, seppure praticate in maniera inferiore sul territorio italiano, meritano le ultime tre razze specializzate nella caccia da tana, da traccia e da riporto.
Signori della caccia da tana sono il bassotto ed il terriers. In generale si può dire che si tratta di cani di piccola struttura, che si caratterizzano per la capacità di scovare animali selvatici quali il tasso, i conigli, la volpe direttamente nelle proprie tane. Il professionista di questa caccia obbligherà l’animale ad abbandonare la propria tana uscendo allo scoperto. All’abilità del cacciatore il resto del lavoro.
Razze molto particolari sono quelle dei cani da traccia o detti più comunemente da sangue. Il cane da traccia scova l’animale che il cacciatore è riuscito a ferire ma non ad abbattere, che con molta probabilità morirà di li a breve a causa delle ferite. Il cane ben addestrato riesce a finire l’animale in breve tempo e da solo in attesa della giunta del cacciatore. Utilizzate specialmente nella caccia agli ungulati, le razze regine della categoria sono quella del segugio bavarese, del segugio annoveriano e del bassotto tedesco a pelo duro.
Chiudiamo l’articolo accennando all’ampia tipologia dei cani da riporto detti anche dalla bocca soffice perché loro caratteristica principale è quella di riportare la preda integra. Fra le razze più utilizzate ricordiamo il labrador retriever e il golden retriever.