Sterilizzare il proprio cane da caccia: cosa cambia? Sul conto della sterilizzazione del proprio cane da caccia vigono ancora una marea di convinzioni errate: solo la buona informazione può sfatarle.
Sul conto dei cani sterilizzati, specie se esemplari da caccia o da guardia si è detto di tutto ed il contrario di tutto. E’ vero che se castrati non riescono più a far la guardia, che perdono la propria spigliatezza ed intelligenza, ma soprattutto è vero che non sono più buoni per la caccia?
La confusione che vige sull’argomento è sostanziosa e spesso si attribuisce all’asportazione dei genitali maschili e femminili ripercussioni sul carattere e sul comportamento del nostro amico a quattro zampe che non stanno né in cielo né in terra.
Tanto per cominciare quando parliamo di sterilizzazione delle femmine ci riferiamo all’ovarioisterectomia, mentre quando si parla di castrazione ci stiamo riferendo esclusivamente agli esemplari maschili. Nell’uno e nell’altro caso si tratta di un’operazione chirurgica permanente che per le cagne causa l’asportazione delle ovaie e dell’utero, mentre nel caso dei cani comporta la rimozione dei testicoli.
Il motivo principale per il quale milioni di proprietari ricorrono ogni anno alla sterilizzazione del proprio cane è l’impossibilità o l’incapacità di gestire le future cucciolate che è cosa sicura, arriveranno. Si tratta di una decisione condivisibile e matura che evita ai cani indesiderati di finire orfani per la strada o nei canili, e limita l’insorgenza di pericolose malattie.
Chi sceglie la strada della sterilizzazione inoltre riduce i pericoli di fuga da parte dei propri cani, di vocalizzazioni costanti e in alcuni casi fastidiose e di perdite ematiche durante il periodo riproduttivo. In linea di massima possiamo affermare che è sbagliata la convinzione che vuole il cane da caccia sterilizzato più triste e depresso: in realtà gli animali che hanno subito questa operazione si dimostrano meno aggressivi, più prevedibili, più facilmente addestrabili e meno distratti, in quanto non sono agitati periodicamente dalla fase dell’accoppiamento.
Non necessariamente diventano più grassi, specie se il proprietario tiene in considerazione che il cane sterilizzato ha necessità di una minor dose di calorie giornaliere e provvede alla modificazione della sua dieta quotidiana.
Gli effetti sul comportamento, immediatamente dopo la castrazione non si fanno attendere, ma non necessariamente sono negativi come ci si potrebbe aspettare. Nel caso di sterilizzazione al femminile si nota nel cane una maggiore aggressività territoriale causata con probabilità dalla mancanza degli ormoni inibenti prodotti dalle ovaie: il tutto si risolve con una maggiore attenzione del cane e con una migliorata attitudine alla guardia.
Inoltre la femmina castrata non conoscerà più la classica aggressività che vive durante il calore e durante il periodo che segue il parto. Da un punto di vista meramente medico, castrare la femmina prima ancora del primo calore limita notevolmente il pericolo di tumori alla mammella o di infezioni all’utero.
Il cane da caccia castrato in linea del tutto generale è meno competitivo sia nel confronto con gli uomini che nel confronto con i propri simili. L’aggressività viene limitata, ma tutte le abitudini che caratterizzano l’amico a quattro zampe, rimarranno tali. Perderà vizi quali il marchio urinario e il vagabondaggio alla ricerca di partner, ma questo non potrà che semplificare la vita dei proprietari. Anche nel caso della castrazione questa porta con se notevoli benefici per la salute del cane: sono prevenuti diversi problemi alla prostata e cancellati i pericoli di infezioni e tumori ai testicoli.
Se si è presa la decisione, per un motivo o per un altro di sterilizzare il proprio cane, è bene scegliere di farlo durante la pubertà, intorno all’ottavo mese di vita: si eviterà che il cane prenda tutte quelle cattive abitudini legate all’attività sessuale. Se invece si sceglie di castrare il cane in età avanzata, è da tenere in considerazione che molti di questi comportamenti si sono oramai evoluti e che quindi saranno difficili da dimenticare. Alcuni cani castrati in età avanzata ad esempio, continuano a scappare perché si è compreso che fuori dal proprio giardino esiste un mondo molto più che divertente.
In ogni caso il cane può essere castrato in qualsiasi età: diversamente da come qualcuno crede non esiste il pericolo che l’amico a quattro zampe sterilizzato che già ha conosciuto l’accoppiamento soffra per la nuova situazione. Il cane non si percepisce come un castrato, semplicemente non vivrà più lo stimolo sessuale.
Quel che conta ricordare è che un cane che ha subito la castrazione non vede limitata in alcuna maniera, come spesso si crede, la sua capacità di apprendimento e la sua capacità di collaborazione con l’uomo: né il fiuto, né l’attitudine alla caccia vengono modificate dalla sterilizzazione, ma si rinuncerà per sempre alla possibilità riproduttiva dei propri amici.
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