Cani da Caccia: Addestramento fa rima con gioco, specie quando il pointer è ancora cucciolo: fra le tecniche più gettonate e conosciute, ma anche più efficaci c’è il gioco della piuma e il gioco del calzino per divertire il nostro amico a quattro zampe, addestrarlo e stringere con lui un rapporto di sincera amicizia.
Il problema di chi riceve in dono un piccolo cucciolo di pointer, o di chi sceglie coscientemente di regalarselo è sempre lo stesso: e adesso come faccio ad addestrarlo? Le strade sono principalmente due: o si opta per un addestratore, o si sceglie di addestrarlo in totale autonomia. Nel secondo caso la richiesta di tempo e di attenzioni è nettamente superiore, ma come si può naturalmente immaginare, anche il legame fra cane e proprietario sarà ben più stretto e duraturo: tutto di guadagnato se il cane è destinato a diventare un professionista della ferma e della caccia.
Soprattutto il rapporto con il proprietario e con l’habitat circostante deve essere privilegiato: non bisogna considerare il proprio pointer come un cane di cristallo, tanto fragile che si ha paura si rompa; al contrario è bene che il cane interagisca tanto per cominciare con il cacciatore, ma anche con il maggior numero di situazioni, habitat e naturalmente persone possibili. Il ruolo del proprietario nelle prime 12 settimane è quello di garantire al cane che le esperienze siano tutte positive: diversamente si potrebbe rischiare di insinuare nel cane paure che difficilmente spariranno.
In queste prime settimane è probabile che il cacciatore diventi il principale punto di riferimento per il cucciolo: tutto nella norma. Questo legame renderà decisamente più semplice l’addestramento futuro. E’ questo il periodo delle vaccinazioni, della sverminazione e della scelta più che consapevole del veterinario: la salute del cane prima di tutto, e per salute si intende chiaramente anche una sana alimentazione. Quel che conta davvero ricordare è che l’addestramento del pointer è legato indissolubilmente con il gioco e con il divertimento dell’animale. Intuendo l’addestramento come un gioco è probabile che il vostro cucciolo impari più rapidamente comandi semplici quali “qui”, “no”, “seduto” o “terra”, ma anche comandi decisamente più complicati.
Uno dei giochi meglio qualificati per l’addestramento del pointer è quello della piuma: è non solo semplice da realizzare, ma offre numerosi benefici.
Per metterlo in opera non dovete far altro che legare le piume di un uccello ad uno spago o ad una canna e muoverle costantemente. L’istinto canino stimolato dal movimento, dall’olfatto e anche dall’istinto al gioco aiuterà l’addestramento del cucciolo. Ricordare che si tratta di un gioco – addestramento sarà importante: esagerare o ripetere troppo a lungo questa pratica sarà contro producente. Di norma questo esercizio è consigliato per i pointer che non abbiano superato le 14 settimane.
Altro gioco – addestramento importante che si consiglia di iniziare a praticare sempre durante lo stesso periodo è quello del calzino imbottito.
Il cane dovrà riportare a comando l’oggetto prescelto (potrebbe trattarsi anche di una pallina da tennis), sviluppando così fin da cucciolo l’importantissimo istinto del riporto. L’importante è praticare il gioco in un luogo ben delimitato da una recinzione o da muretti di modo che il cane non possa scappare e non lasciare mai il calzino al cane come oggetto per il suo gioco personale: l’efficacia dell’addestramento verrebbe meno.
Un proprietario che si dimostra un buon addestratore verrà presto considerato dal proprio cane come un capo branco da seguire: si tratta di un ruolo che si guadagna con la fiducia, la pazienza ma soprattutto con la costanza.
E’ importante ricordare infatti che con la violenza e la prepotenza non si va davvero da nessuna parte e che un cane ben addestrato, che ha stabilito un rapporto di complicità con il proprio padrone sarà un ottimo cane da caccia. Scoprire quando il cucciolo sarà pronto per la prima esperienza sul campo è quanto mai semplice: se risponde ai comandi e ai gesti con immediatezza, beh, è arrivato il momento di metterlo alla prova.