Le Associazioni Venatorie lombarde si dicono favorevoli ad anticipare l’inizio per il periodo di addestramento dei cani da caccia.
A seguito di un incontro presso la sede della Regione Lombardia tra le Associazione Venatorie lombarde e la Commissione regionale Agricoltura, presieduta da Mario Parolini, si è parlato di anticipare la data per l’addestramento dei cani da caccia con parere favorevole delle associazioni.
Infatti per le Associazioni Venatorie lombarde va bene anticipare al 1 agosto il periodo per l’addestramento e allevamento di cani da caccia purché siano le stesse Province a sceglierlo e non vi siano obbligate dalla Regione.
L’incontro fa parte delle audizioni programmate con le parti interessate prima dell’effettiva discussione per le modifiche alla legge regionale 26/1993 sulle “Norme per la protezione della fauna selvatica e tutela dell’equilibrio ambientale e disciplina dell’attività venatoria”, riguardanti il periodo per l’addestramento e l’allevamento dei cani disciplinato dalle Province.
Le modifiche infatti prevedono l’anticipo del periodo per l’addestramento dei cani al primo agosto di ogni anno anziché 30 giorni prima dell’apertura dell’attività venatoria come previsto dall’attuale normativa che porterebbe quindi l’inizio del periodo di addestramento circa alla metà del mese di agosto.
Secondo il consigliere regionale Fabrizio Santantonio intervenuto all’incontro ha evidenziato la necessità della collaborazione tra i settori faunistico, venatorio e ambientale; allo stesso modo il consigliere Vanni Ligasacchi ha evidenziato come per apportare le opportune riforme in materia sia necessario un confronto sia con il mondo agricolo e che con quello venatorio.
All’incontro sono intervenute le maggiori Associazioni Venatorie lombarde tra cui l’Associazione Nazionale Libera Caccia, la Federcaccia, l’ANUU Migratoristi, l’Associazione Segugi e Segugisti nonché la Società Italiana Prosegugio che si sono espressi favorevolmente alle modifiche a patto che la disciplina dei periodi di addestramento cani sia libera facoltà delle Province in base alle proprie differenti esigenze ed abitudini venatorie nonché in accordo con il mondo agricolo.
Anche i consiglieri regionali Alessandro Marelli e Dario Bianchi si sono detti concordi con le associazioni in merito al ruolo delle Province ed al confronto con i settori interessati.