Cani da Caccia – Alimentazione: Il proprietario di un cane che conosce gli aspetti salienti di una corretta alimentazione del suo fedele amico, può assicurare a quest’ultimo uno stile di vita equilibrato e sano.
Durante la stagione invernale diventa necessario cambiare la dieta del cane, rispetto ai periodi estivi o primaverili. Le basse temperature, possono essere più efficacemente affrontate dall’animale, se riceve il giusto apporto energetico dal cibo. La corretta alimentazione dei nostri amici a quattro zampe è un fattore determinante per la sua salute.
Durante la stagione invernale il cane può necessitare di una dieta più rigorosa ed attenta, al fine di aiutarlo a sopportare le basse temperature. Nei negozi per animali vengono offerti una vasta gamma di alimenti, ognuno dei quali ha una sua precisa funzione a seconda delle esigenze del cane. Infatti, esistono mangimi secchi ed umidi di altissima qualità, che garantiscono all’animale tutto ciò di cui necessita durante la crescita e sviluppo, il mantenimento e l’età avanzata.
Nello specifico, i mangimi secchi sono di vario tipo: quelli di tipo “puppy” sono destinati ai cuccioli, poiché includono una maggiore percentuale di calcio, proteine e vitamine, sostanze quest’ultime utilissime per assicurare un completo e corretto sviluppo della massa muscolare e scheletrica. I mangimi “premium”, invece, sono ricchi di proteine (oltre il 25%) e vengono consigliati per i cani che svolgono un’intensa attività fisica (in particolare i cani da caccia) e per le femmine in allattamento; quelli di tipo “regular” o“standard”, i quali presentano un valore proteico compreso tra il 22% ed 25%), sono indicati per i cani che svolgono un’attività fisica media o normale, e rappresentano un mantenimento per il cane adulto; infine i mangimi di tipo “light” (con un basso contenuto proteico, inferiore al 22%) vengono consigliati ai i cani giovani ma sedentari, con problemi di peso e per il cane anziano.
I mangimi umidi invece (ossia le cosiddette scatolette), vengono di gran lunga preferiti dal cane, ma presentano una maggiore percentuale di acqua: per questo motivo, per raggiungere gli stessi valori energetici del cibo secco, rispetto a quest’ultimo è necessaria una quantità doppia di mangime umido; ciò corrisponde ad un sensibile aumento dei costi per alimentare il cane, soprattutto per quelli di taglia medio – grande. A parte i costi, in ogni caso, le dosi corrette di mangime umido o secco garantiscono una perfetta salute del cane.
Scegliendo il tipo di mangime, comunque, viene altamente consigliato dai veterinari di badare soprattutto alla qualità degli alimenti, poiché cibi “appetibili” dal punto di vista economico possono corrispondere a cibi con scarsi valori energetici, i quali potrebbero procurare problemi di salute al cane.
Tutti i mangimi sono a base di qualcosa: pollo, agnello, riso, pesce, cervo, patate (solo per citarne alcuni), con numerose combinazioni degli stessi. In primavera e in estate, alcuni veterinari consigliano cibi a base di pesce, poiché quest’ultimo, durante la digestione, non aumenta troppo la temperatura corporea del cane. Al contrario, durante la stagione fredda, un mangime a base di carne, sia rossa che bianca, può rappresentare una ulteriore difesa contro il freddo, poiché contengono maggiori percentuali di calorie.
I cani da caccia sono abituati, nella stragrande maggioranza dei casi, a vivere all’aperto ed a svolgere una intensa attività fisica. Per questo motivo, alimentare correttamente il cane significa aiutarlo a sopportare meglio le basse temperature e la dispersione del calore corporeo. Il cibo rappresenta la fonte energetica dalla quale ogni essere vivente trae le difese dall’ambiente esterno, quindi scegliere un alimento corretto per il cane, corrisponde ad una migliore difesa dal freddo.
Crocchette e biscotti grandi e duri aiutano il cane a sviluppare il morso ed a tenere lontano il tartaro; i biscottini di piccole dimensioni invece possono essere impiegati come premio durante l’addestramento. Occorre ricordare, comunque, che anche questi sono cibo (una sorta di fuori pasto), quindi non si deve mai eccedere con le quantità. Gli ossi di pelle di bufalo assolvono la medesima funzione dei biscotti duri, ma vengono consumati più lentamente ed hanno quindi il fine di mantenere occupato il cane per parecchio tempo.
A parte i mangimi in commercio, se si ha a disposizione parecchio tempo, ogni padrone può preparare da solo il cibo per il proprio cane. C’è da sottolineare che, per quanto ci si possa sforzare di preparare cibi equilibrati ed energetici, difficilmente in casa si riuscirà ad ottenere una razione completa come quella assicurata dai cibi industriali. Comunque, se non un padrone di cani non vuole rivolgersi ai cibi confezionati, dovrà attenersi a delle regole precise nella preparazione e nella scelta del cibo. Un pasto preparato in casa deve contenere proteine sotto forma di carne (bianca o rossa), carboidrati di origine vegetale sotto forma di verdure, cereali, pane secco, pasta o riso. Le proteine della carne possono essere sostituite una o due volte la settimana da quelle del pesce, delle uova o del formaggio magro.
Analizziamo ora, uno per uno, ogni ingrediente che può essere dato al cane, sia sottoforma di cibo confezionato, sia di preparato in casa. Partiamo dalla carne, la base dell’alimentazione del cane. Nonostante essa sia molto nutriente, deve essere necessariamente integrata con altri alimenti. La carne troppo magra si deve evitare e scegliere i pezzi misti. La carne di bue è superiore per il suo alto contenuto di ferro e di varie sostanze minerali. Non è invece consigliata la carne di maiale, sia cruda che cotta. Se preparata in casa, la carne deve essere bollita in acqua per almeno due minuti prima di essere data al cane; agli esemplari giovani è preferibile servirla tritata, mentre a quelli adulti a pezzi. Il pesce è un buon alimento che contiene moltissime proteine. Non deve mai essere servito crudo e deve essere interamente pulito dalle spine. Le ossa di tanto in tanto devono essere date al cane, soprattutto se cucciolo, per favorire il morso e la pulizia dei denti. Maggiormente indicate sono le ossa di bue (in particolare il ginocchio) oppure quelle di vitello.
Il latte può essere dato ai cuccioli, poiché contiene molto calcio. La sua digeribilità, tuttavia, risulta difficile per la maggior parte dei cani che, dopo le prime settimane di vita, perdono il lattosio intestinale. Il formaggio, però, può essere dato al cane purché sia molto magro: lo yogurt, ad esempio, regolarizza il tratto intestinale.
Le uova di gallina sono altamente consigliate sia crude che cotte (una o due volte la settimana), purché a quest’ultime venga tolto l’albume. I cereali rappresentano, come per gli essere umani, una delle migliori componenti della razione quotidiana del cane, poiché contengono alte percentuali di proteine, vitamine, grassi e minerali. Riso e pasta devono essere cotti, mentre i fiocchi di mais, avena e segale sono facilmente digeribili ed apportano molte calorie. Le verdure contengono, si sa, molte vitamine. Le carote cotte, in particolare, sono altamente consigliate nella dieta del cane; durante l’ebollizione però si perdono gran parte delle vitamine in esse contenute, quindi una pentola a pressione è la migliore soluzione per conservare quest’ultime. Nelle verdure la percentuale di zuccheri è scarsa, quello di grassi è pari a zero e, di conseguenza, devono rappresentare il 10-15% della dieta totale. Le verdure da evitare, quelle con alte concentrazioni di acido ossalico, sono gli spinaci, le bietole, le cicorie e le lattughe, le quali in buona parte fissano il calcio a livello intestinale rendendolo difficile all’assorbimento, con la conseguenza di predisporre l’apparato urinario alla comparsa di calcoli. La frutta di stagione va bene tutta, sempre se il cane mostra di apprezzarla.
Abbiamo detto cosa deve e può mangiare il cane, ma non cosa NON deve mangiare. Un rapido elenco può dare l’idea su cosa evitare nella sua dieta: dolci, spezie, cibi piccanti, alcool, cioccolata, avocado (le foglie, il frutto, i semi e la corteccia di avocado contengono una sostanza, la persina, che è innocua per le persone ma molto tossica per gli animali, in cui può causare avvelenamento), caffè e caffeina, cipolle, aglio, erba cipollina, sale, uva e uva passa (nell’uva e nell’uva passa è presente una sostanza ancora sconosciuta che può causare nel cane insufficienza renale). A conclusione dell’articolo, ci permettiamo di dare alcuni consigli: il primo è quello di rivolgersi al proprio veterinario di fiducia per ogni chiarimento sull’alimentazione del cane. Il secondo lo potremmo dare sia per i cani che per gli esseri umani: una corretta alimentazione, il giusto movimento ed una vita sana, sono le migliori barriere e difese contro le malattie e l’avanzare dell’età.