L’iscrizione all’anagrafe canina consentirà ai privati, alle ASL ed hai veterinari di conoscere la situazione sanitaria di un cane. E’ un servizio che consente l’accesso a tutta una serie di informazioni riguardanti l’identità e lo stato dell’animale oggetto di ricerca.
Da un qualche tempo a questa parte, è stato allestito un sito internet molto utile, intitolato anagrafecanina.com. Tale sito offre la possibilità ai proprietari di cani di registrare e controllare i dati anagrafici e sanitari dei nostri amici a quattro zampe, in precedenza identificati attraverso l’introduzione sottocutanea del microchip.
Una volta registrato l’animale al sito, è possibile ottenere informazioni sempre aggiornate e facilmente consultabili a proposito l’appartenenza, l’indirizzo e la situazione sanitaria di ogni cane iscritto. Il sito è aperto ai privati, ai Comuni ed alle ASL, i quali riescono in breve tempo ad acquisire tutte le informazioni su un cane. Ottenuta la password ed username si potrà accedere a tutta una serie di informazioni riguardanti l’identità e lo stato dell’animale oggetto di ricerca. Ad esempio il veterinario può visualizzare la scheda anagrafica di ogni suo paziente, aggiornando la situazione sanitaria dell’animale circa le vaccinazioni, anamnesi, patologie ed eventuali terapie. Anche le ASL possono fruire di tale servizio, al fine di monitorare tutti gli animali presenti nel proprio territorio di competenza. Infine, è possibile tramite il microchip visualizzare l’ASL alla quale rivolgersi per avere notizie su un determinato animale, nel caso ad esempio di un ritrovamento.
La tecnologia viene in soccorso anche dei cani dunque. L’anagrafe canina consente di ottenere una immediata disponibilità di dati ed informazioni, con la finalità di monitorare e controllare una particolare situazione o emergenza sanitaria in un territorio molto vasto, con un notevole abbattimento dei costi rispetto a quelli che l’ASL dovrebbe affrontare per creare un database di questo tipo. Sono molti i vantaggi che si possono trarre attraverso l’adesione a tale sistema online: il primo fra tutti riguarda la possibilità di un’immediata identificazione del padrone o del detentore di un animale smarrito. Altro vantaggio concerne il furto di un animale, il quale essendo sempre identificabile non può essere rivenduto con facilità, complicando le cose a chi si macchia di un tale crimine; Infine, non per importanza, l’inibizione degli abbandoni. In quest’ultimo caso, poiché il cane è registrato a nome del proprietario, quest’ultimo in caso di abbandono o noncuranza andrebbe incontro a sanzioni. Il sistema di identificazione elettronica è un ottimo deterrente per chi abbandonare il proprio animale.
Se prima veniva utilizzato il tatuaggio come sistema di identificazione, il quale comportava molti disagi come la sedazione od anestesia, la difficoltà di lettura dei dati tatuati, lo scolorimento dell’inchiostro e l’enorme diversificazione di sigle tatuate, oggi il sistema del microchip si rivelato più efficace.
Nel trasponder o microchip le prime tre cifre del codice vanno ad identificare la ditta produttrice dello stesso; completano il codice delle cifre casuali. Nell’Unione Europea il microchip viene impiantato a livello sottocutaneo, in prossimità della porzione media sinistra del collo. Il microchip è composto da una capsula iniettabile di vetro biocompatibile. Quest’ultima contiene il chip su cui è stato impresso un codice a 15 cifre. Il microchip non attivato è del tutto inerte e non emette alcun tipo di onda. Inoltre, la superficie esterna della capsula presenta dei microsolchi al fine di facilitare l’ancoraggio nei tessuti sottocutanei ed impedirne la migrazione in zone diversa da quella iniziale. Il microchip è lungo 11mm, ha un diametro di 2mm, ed è contenuto in un ago monouso, il quale viene applicato su una particolare siringa o altro iniettore che è sterile e monouso. Il microchip così impiantato seguirà il cane per tutta la sua vita. Ci teniamo a rimarcare l’utilità di un servizio di questo tipo, soprattutto dal punto di vista degli abbandoni. Se dovessimo trovare un cane solitario che vaga dalle nostre parti, se ci rendiamo conto che non si tratta di una animale aggressivo e lo possiamo avvicinare, tramite il microchip è possibile risalire al padrone. L’utilizzo di una simile tecnologia, consente non solo l’inibizione agli abbandoni, ma permette anche di rintracciare un animale che si perso e consente alle ASL di conoscere la situazione sanitaria ed il numero dei cani presenti nel territorio di propria competenza.
Giornalista e fondatore di Caccia Passione. Correva l'anno 2002 quando diedi vita al portale internet, mettendo a frutto tre grandi passioni, quella in lettere moderne, l'altra per l'informatica e altresì per l'attività venatoria. Negli anni Caccia Passione è divenuto testata giornalistica ove oggi scrivono le migliori "Penne" giornalistiche d'Italia.
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