Ho voluto personalmente e nei particolari analizzare i contenuti della proposta del calendario venatorio per il 2021-22, partendo dall’obiettivo principale che è quello di dotare la Regione, nei tempi previsti dalla legge, del conteso calendario venatorio. Sullo sfondo l’ipotesi di superare i giorni di pre-apertura ma anche immaginare una maggiore e più razionale fruizione del prelievo, provando a contemperare le sensibilità dei diversi mondi coinvolti. Stiamo valutando la previsione di una apertura generale dell’attività venatoria il 19 settembre.
L’attività venatoria così prevista dovrebbe chiuderà il 10 febbraio prevedendo incrementando il prelievo per quelle specie oramai in forte incremento sia demografico che di areale, come il cinghiale che si preleverà per tre mesi e per tre giorni a settimana anziché due per tutto ottobre e buona parte di novembre, il colombaccio che si potrà prelevare fino al 10 febbraio congiuntamente ad i corvidi, il cui sovrannumero inibisce lo sviluppo di tante altre specie ornitiche. Continueremo a riflettere ed a confrontarci nei prossimi giorni per assumere, come sempre, una decisione consapevole ed equilibrata”.