Alessandro Fiumani, numero uno di CPA, si è rivolto alla Questura di Bergamo e al Comando Provinciale dei Carabinieri. Ecco le parole del suo messaggio: “Considerato il dichiarato fine di disturbo di una attività esercitata legalmente e temendo che queste persone, animate da una “avversione” per non dire un vero e proprio odio verso di cacciatori, possano creare situazioni di pericolo o commettere atti di vandalismo verso autovetture, è a richiedere il Vostro intervento preventivo, al fine di evitare che una tranquilla giornata di svago possa tramutarsi in una giornata di forti tensioni“.
Non è chiaro se il volantino diffuso in queste ore sia una “chiamata alle armi” vera e propria oppure una provocazione, fatto sta che il disturbo dell’attività venatoria rappresenta un reato a tutti gli effetti, quindi perseguibile dalla legge.