Il portale Laleggepertutti.it ha riportato il quesito di una persona che ha raccontato la vicenda che gli è capitata di recente. Due poliziotti sono entrati nella sua abitazione e si sono fatti consegnare due fucili da caccia, nonostante la regolare denuncia al momento dell’acquisto. In effetti, l’uomo ha dimenticato di ripetere la denuncia dopo il cambio di residenza più di dieci anni fa, sempre nello stesso comune.
Gli agenti hanno poi consigliato la consegna per la rottamazione delle armi per evitare l’inoltro della denuncia e il conseguente procedimento penale. Di cosa si tratta esattamente? Secondo l’orientamento della Corte di Cassazione, la violazione viene punita con una multa fino a 206 euro e l’arresto fino a tre mesi, ma da qualche tempo a questa parte sempre più possessori di armi stanno seguendo la strada della cosiddetta “rottamazione”.
Le modifiche legislative e, in particolare, l’obbligo della presentazione del certificato medico che attesta l’idoneità psico-fisica prevista dal TULPS hanno indotto diversi cittadini a consegnare le armi oppure parti delle stesse con l’intenzione di disfarsene. In questi casi ci si rivolge alla Polizia o ai Carabinieri che sono competenti per il territorio. Gli uffici delle forze dell’ordine provvedono poi ad attivare la procedura di rottamazione presso le Direzioni di Artiglieria.