La stesura definitiva del testo
ARCI CACCIA Marche ha diffuso il seguente comunicato nelle ultime ore: “Quest’anno solo poche Associazioni Venatorie hanno potuto metter mano alla stesura del documento finale (noi no). Anche se nelle prime riunioni in cui siamo stati coinvolti avevamo segnalato che l’impianto del Calendario proposto dall’Assessore Antonini presentava delle evidenti irregolarità. Una tra tutte lo sforamento dell’arco temporale relativi al prelievo del colombaccio (era prevista interruzione del prelievo tra preapertura e 1° ottobre) e di altre specie, segnalazione, questa, recepita dalla Regione” .
Problemi con la pre-apertura
“Rispetto al documento finale approvato, seppur auspichiamo di andare a caccia nei modi e tempi decisi senza, quindi, alcuna limitazione, restiamo ancora convinti che, in caso di ricorsi al TAR, potremmo subire delle limitazioni in quanto il Calendario forza i Regolamenti e le Direttive Comunitarie su molteplici fronti. Altra cosa che non condividiamo è la preapertura al colombaccio con chiusura 16 gennaio e, assurdità , nonostante questa decisione, i corvidi dall’apertura generale (non in preapertura)“.
Pericolo limitazioni
“Noi continueremo a lottare per avere un Calendario Venatorio che dalla sua approvazione non subisca limitazioni. Solidità, certezza e concretezza sono i nostri obbiettivi . Demagogia, false speranze e presa in giro quelli di altri. Attendiamo e incrociamo le dita“. (fonte: Arci Caccia Marche)