Calendario Venatorio Lazio 2010-2011: Il Consigliere Battistoni Risponde ai Cacciatori Viterbesi.
Posso comprendere una qualche forma di preoccupazione da parte dei cacciatori di fronte ad alcune novità, che hanno interessato il calendario venatorio per la prossima stagione, firmato qualche giorno fa dalla Presidente Polverini.
Ma le questioni della caccia e delle modalità di apertura e chiusura della stessa, vanno lette con attenzione, si scoprirà così che le disposizioni in esso contenute non sono poi così penalizzanti per il mondo venatorio.
Rispetto al calendario della stagione passata il fagiano e la starna si cacciano anche nel territorio libero e non solo nelle Aziende Faunistiche Venatorie (per il fagiano mi riferisco al mese di gennaio). Certo questa estensione non è generalizzata: sarà compito delle Province verificare dove gli Atc hanno ben lavorato in termini di ripopolamento e ricostruzione delle popolazioni delle due specie.
In quelle aree dove la consistenza è tale da sopportare il prelievo, sarà così possibile cacciare. Un grande passo in avanti per spingere a una migliore gestione del territorio da parte degli Atc, anche perché in molti calendari venatori regionali e provinciali, la caccia al fagiano finisce a dicembre.
Voglio inoltre ricordare che nel corso del 2009 la Direttiva Uccelli è stata modificata, introducendo nuovi elementi a favore della conservazione delle specie migratorie. Infatti detta norma stabilisce che gli uccelli selvatici non possono essere cacciati durante la stagione riproduttiva e di dipendenza dei giovani dai genitori e, per quanto riguarda i migratori, durante il ritorno ai luoghi di nidificazione.
Questo divieto è stato recepito nella nostra legislazione con la recente legge comunitaria 2009, che ha modificato la legge nazionale sulla caccia. Nella guida alla stesura dei calendari venatori regionali, l’Ispra, che è organo anche di riferimento della Ue, dà indicazioni per quanto riguarda la beccaccia di chiusura al 31 dicembre, per i turdidi al 10 gennaio e per quanto riguarda gli acquatici dal 10 al 20 gennaio. Il Lazio si è adeguato in parte, chiudendo la beccaccia, i turdidi e gli acquatici al 20 gennaio. Ho dato un’occhiata ai vari calendari venatori regionali e provinciali è ho scoperto che mentre per la beccaccia molti hanno scelto di seguire l’Ispra, chiudendo la caccia il 31 dicembre (compreso la Provincia di Brescia ed anche il Veneto), per i turdidi tutte le regioni del centro Italia hanno lasciato la chiusura a fine gennaio, come se non fosse mai stato approvato l’articolo 42 della comunitaria.
Ciò ovviamente pone dei problemi di reciprocità e di governo dei flussi dei cacciatori laziali nell’ultima decade di gennaio verso le regioni limitrofe, con grave perturbazione della gestione del relativo territorio. Il mio impegno sarà di sanare questa situazione e a far allineare con le altre regioni la chiusura dei tordi a fine gennaio. Ho letto anche la disponibilità dell’Assessore Birindelli ad incontrare le associazioni venatorie ed ascoltare le loro richieste e sono convinto che insieme si potrà fare un buon lavoro sul calendario.
Ho già parlato con l’Assessore ed ho chiesto di essere presente all’incontro con le associazioni per dare il mio contributo in qualità di Presidente dalla Commissione Agricoltura della nostra Regione. L’occasione per risolvere alcuni problemi sarà la già programmata modifica del calendario per quanto riguarda il colombaccio che, secondo la direttiva europea, può a certe condizioni (rispetto dell’arco temporale fissato per legge) essere cacciato fino alla prima decade di febbraio. Ecco perché è già stata posticipata l’apertura a ottobre.
Penso che con queste modifiche la caccia nella Regione Lazio avrà nuovo impulso, superando le vecchie contrapposizioni ideologiche a suo tempo introdotte dalla Giunta Marrazzo e nel rispetto della normativa nazionale ed europea, che va tenuta nella debita attenzione. Basti ricordare che il calendario venatorio siciliano (il primo ad essere pubblicato) è stato subito sospeso dal Tar siciliano perché non rispettoso delle direttive europee (Uccelli ed Habitat).
Il nuovo calendario in corso di approvazione da parte della Regione Sicilia sarà ovviamente molto più restrittivo, con buona pace di chi pensa di essere dalla parte dei cacciatori, ignorando la normativa esistente.
Rimango come sempre a disposizione del mondo venatorio per suggerimenti e proposte.
Francesco Battistoni
Consigliere regionale
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