Al Wwf Toscana non piace il calendario venatorio 2010-2011 della provincia di Firenze.
Il calendario venatorio 2010-2011 presentato dalla provincia di Firenze, non è piaciuto al Wwf Toscana poiché a suo parere, si conferma che la caccia continua ad essere gestita più sulla base delle richieste dei cacciatori che sulle esigenze di tutela della fauna selvatica. «Nonostante che il Wwf avesse chiesto formalmente, insieme ad altre Associazioni di tutela ambientale, la corretta applicazione del dettato dell’art. 42 della nuova Legge comunitaria recentemente approvata a livello nazionale – ha sottolineato Guido Scoccianti responsabile settore Caccia Wwf Toscana- nulla è stato fatto in questo senso.
L’articolo suddetto dispone infatti che per tutte le specie cacciabili si tenga conto, come indicato dalle normative europee, dello stato di conservazione e delle caratteristiche biologiche della specie per decidere tempi, entità e modalità del prelievo. Questo significherebbe apportare al calendario modifiche riduttive per numerose delle specie cacciabili. Ma si preferisce continuare a fare come se nulla fosse, calpestando le norme comunitarie e le esigenze di tutela della nostra fauna».
All’associazione ambientalista non piace la conferma della “preapertura” (tra l’altro si torna a due giornate invece che una), l’apertura anticipata ai primi di settembre per alcune specie, poiché crea un gravissimo danno per le specie oggetto di prelievo e per tutte le altre in un momento particolarmente sensibile della loro biologia come la tarda estate.
«Intanto in Regione ci si sta dando da fare per allargare ancora le già larghissime maglie delle normative regionali ha ripreso Scoccianti – La modifica ai regolamenti in corso di discussione prevede che i cacciatori possano iscriversi ad un numero illimitato di Atc (Ambiti territoriali di caccia). E il tanto decantato legame cacciatore-territorio? Questa è una caccia contro ogni logica e contro il parere del mondo scientifico» ha concluso Scoccianti. Il Wwf ha annunciato che sta studiando le possibili azioni legali per ottenere il rispetto di tutte le norme.
Fonte: Green Report.it