Non poche perplessità sono state sollevate anche sull’allegato G, ovvero sui piani di gestione della starna e della pernice rossa, che il leghista ha osteggiato fin dalla loro introduzione, lo scorso settembre: “siamo assolutamente contrari all’istituzione delle cosiddette Unità Territoriali di Gestione” – rimarca Pompignoli – “non ne cogliamo l’utilità e il fine se non quello di innescare un ulteriore parcellizzazione all’interno degli ATC.” Altrettanto critiche sono state le osservazioni rivolte alla delibera regionale dello scorso 22 gennaio che, secondo Pompignoli, ha “letteralmente messo a soqquadro le misure di prelievo e di conservazione delle specie nei siti natura 2000 (SIC e ZPS) inserendo il divieto assurdo e discriminatorio di esercitare l’attività venatoria dopo le ore 16.00 in tutte le zone umide e nei corsi d’acqua nel raggio di 500 metri”.
Il consigliere regionale del Carroccio infine rilancia il progetto di “due calendari venatori; uno per la Romagna e l’altro calibrato sulle specificità territoriali dell’Emilia” perché, conclude, “è evidente come sia impossibile, se non incorrendo in grossolani adeguamenti, coniugare in un unico testo le peculiarità faunistiche di nove differenti provincie”.
Beatrice Lamio
Ufficio Stampa Lega Nord Romagna
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