Qualche “avvoltoio” si è subito scagliato contro Arci Caccia per non esser intervenuta ad opponenedum in merito al ricorso al Calendario Venatorio delle Marche 2019/2020 proposto al TAR lo scorso agosto da LAC ed altre Associazioni Ambientaliste. Arci Caccia Marche, coerente fino in fondo, tiene a precisare che l’intervento ad opponenedum in occasione di un ricorso al TAR è utile solamente per sbandierare la propria presenza.
Gli Avvocati della Regione, unica vera controparte del processo, hanno fatto un ottimo lavoro e per questo li ringraziamo. Teniamo a ringraziare, nonostante ciò, anche le Associazioni Venatorie, Libera Caccia, Federcaccia ed Enalcaccia P.T. per aver preso parte al dibattimento dello scorso 18.09.2019. Arci Caccia Marche aveva chiesto alla Regione Marche di sottoporre il Calendario Venatorio 2019/2020 a Valutazione di Incidenza (proposta Arci Caccia C.V. Marche 19/20).
Così è stato e grazie proprio all’adozione di questo provvedimento da noi richiesto, come evidenziato nell’Ordinanza 174/2019 emessa dal TAR Marche il 18/09/2019, le uniche limitazioni imposte da detta Ordinanza sono solamente riferite al prelievo di Moriglione e Pavoncella. Il resto del Calendario rimane invariato, compresa l’attività venatoria nei Siti Natura 2000 (SIC e ZPS).