La Federcaccia regionale delle Marche ha voluto commentare le proposte di Arci Caccia sul calendario venatorio marchigiano relativo alla stagione 2019-2020. Le osservazioni sono diverse. Anzitutto, FIDC ha ricordato come Arci Caccia abbia previsto la chiusura del prelievo al 30 gennaio rinunciando a priori al mese successivo. Federcaccia Marche ha quindi sottolineato come la questione dei Key Concepts sia molto attuale: è in corso un braccio di ferro tra i ministeri di Agricoltura e Ambiente, non si può non tenerne conto.
Inoltre, fra le proposte non figura la pre-apertura alle specie acquatiche, mentre FIDC ha replicato come nelle Marche gran parte di questo prelievo avvenga proprio nelle giornate in questione. Un’altra critica è stata rivolta alla sospensione dell’addestramento cinofilo a settembre, riducendo l’orario di agosto dalle 20 alle 19 come termine finale. Ebbene, ci sarebbe in questo modo una penalizzazione dei cinofili e soprattutto di chi ancora lavora.
Poco comprensibile è risultata la chiusura della caccia alla beccaccia al 20 gennaio, dato che la specie viene considerata meno preoccupante dalla Commissione Europea. L’elenco comprende anche il suggerimento di Arci Caccia di ridurre il prelievo annuale da 20 a 15 capi (anche l’ISPRA ha previsto 20 capi l’anno) e l’assenza di moretta e combattente tra le specie cacciabili. La conclusione del comunicato di FIDC è perentoria: “Sicuramente Federcaccia Marche non firmerà mai questa proposta di calendario, diffida la Regione dall’adottarlo anche in parte e lotterà ogni giorno contro chi vuole immotivatamente limitare ancora la nostra passione“.