Il Calendario Venatorio 2018-2019 della Regione Campania andrà in discussione il prossimo 19 aprile nel Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Regionale. Nel report che ha esaminato gli ultimi anni (dalla stagione 2009-2010 alla stagione 2017-2018) è emersa una riduzione delle iscrizioni agli Ambiti Territoriali di Caccia, viato che si è passati da poco meno di 62mila soci a circa 42mila. Le iscrizioni sono scese del 32%, un dato che fa riflettere.
Per quel che riguarda la pre-apertura, le giornate del 1, 2 e 5 settembre 2018 saranno dedicate alla caccia da appostamento al merlo e alla tortora. Il 1, 2, 5, 9 e 13 settembre, invece, sarà possibile il prelievo (sempre da appostamento) delle gazze, ghiandaie e cornacchie grigie. La data ufficiale di partenza sarà quella del 16 settembre, con le specie coinvolte che saranno la tortora, la quaglia e il fagiano (nei primi due casi il termine è stato fissato al 31 ottobre, mentre per il fagiano al 31 gennaio 2019).
Dal 1° ottobre al 31 gennaio saranno cacciabili le volpi, mentre dal 1° ottobre al 20 gennaio l’alzavola. L’elenco è completato dal coniglio selvatico (1° ottobre-29 novembre), allodola (1° ottobre-31 dicembre), tordi e cesene (1° ottobre-31 gennaio) e beccaccino (1° ottobre-20 gennaio). Per quel che riguarda il cinghiale, invece, si potrà cominciare il prossimo 1° ottobre e terminare il 31 dicembre.
Importante è ricordare il carniere da rispettare. Per la fauna stanziale non si dovranno superare i cinque capi complessivi per giornata (cinghiale), due volpi, due fagiani, un capo a testa per lepri, starne e conigli, senza dimenticare il prelievo stagionale della lepre (10 capi) e di starne e conigli (5 capi). Per quel che riguarda, infine, la fauna migratoria, i limiti sono i seguenti: 25 pavoncelle, quaglie e tortore, 15 codoni e porciglioni, 20 beccacce e 50 allodole.
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