Varato il Calendario Venatorio 2012-2013 della Regione Veneto relativo alla prossima Stagione Venatoria: il commento di ANUU Migratoristi.
Anche quest’anno la Regione Veneto con proprio atto amministrativo (Delibera di Giunta del 12 giugno 2012), ha emanato il Calendario Venatorio per la prossima stagione venatoria. Certamente migliorativo nei confronti dell’annata precedente (vedi ad esempio i periodi di prelievo di Colombaccio, Tordo sassello e Cesena), grazie anche ai nostri motivati e documentati suggerimenti sulla base del documento tecnico inviato da FACE Italia a tutte le Regioni e Province autonome, a contrasto delle indicazioni dell’ISPRA, talmente restrittive da apparire punitive, come ad esempio quelle che hanno portato all’impossibilità di prelevare nella prima decade di febbraio il colombaccio e altre specie di acquatici come da noi richiesto, perché tecnicamente e scientificamente possibile.
Certo, non poter più approvare il calendario venatorio con legge (viste le recenti sentenze della Corte costituzionale concernenti Abruzzo e Liguria) è oggi un ostacolo di non poco peso: ma se tale strategia la Regione Veneto l’avesse seguita nel recente passato, sulla scia di Lombardia, Toscana, Marche e altre Regioni, almeno per qualche anno i nostri cittadini cacciatori avrebbero vissuto di certezza del diritto, senza essere continuamente esposti alla spada di Damocle dei consueti e strumentali ricorsi al Tar da parte dei soliti noti. Una scelta strategica che la nostra Associazione ha invano sollecitato per lungo tempo.
A noi ora piacerebbe, proprio perché la caccia abbia una continuità, che tutti i soggetti in campo rispettassero il proprio ruolo: la Regione nel definire le regole, le Province nell’applicare e far rispettare tali regole e gli ATC nel gestire il patrimonio faunistico con progettualità, mirando a un prelievo sostenibile della fauna selvatica nel rispetto di cultura, tradizioni e consuetudini venatorie locali interfacciandosi con altre realtà sociali.
Questo significa anche non porre limitazioni ulteriori rispetto a quelle già previste nelle leggi vigenti, perché gli ATC non ne hanno facoltà, se non a condizioni molto particolari e comunque codificate nelle norme.
Quest’anno alcune Province si sono fatte interpreti di richieste limitative da parte di ATC senza reale motivazione se non quella di restringere a priori per l’incapacità di garantire un’efficace vigilanza da parte dei corpi preposti. Questo significa, in ultima analisi, riconoscere la propria incapacità gestionale e fare “di tutta erba un fascio”.
Senza dubbio è più facile introdurre restrizioni che fare dei progetti specifici di intervento sul territorio, come è più facile processare le intenzioni dei cacciatori piuttosto che educarli e responsabilizzarli rendendoli attori partecipi della gestione dello stesso.
Questa non è utopia, bensì è la grande sfida che i cacciatori veneti e italiani devo affrontare e vincere se siamo persuasi che la caccia sia una risorsa e non un problema, come avviene in molti altri paesi europei.
Certamente la nostra associazione non assisterà passivamente allo smarrimento di quella cultura venatoria antica che tanto ci appassiona e che unisce popoli e genti, ma cercherà con ogni mezzo, sia esso formativo, informativo o legale, di difenderla da attacchi strumentali e da ogni altra restrizione, da qualsiasi parte provenga, se non solidamente motivata sotto un profilo tecnico e scientifico.
E’ possibile visionare il nuovo Calendario Venatorio veneto e i relativi allegati ai seguenti link:
Calendario Venatorio Regione Veneto 2012-2013, AllegatoA e AllegatoC – Guidainterpretativa.
ANUUMigratoristi Veneto