Calendario Venatorio 2012-2013 anche la Provincia di Siena ha approvato il nuovo documento di gestione della caccia sul territorio provinciale.
Nella seduta straordinaria svoltasi nel pomeriggio di ieri, 27 luglio 2012, la Giunta provinciale di Siena ha approvato il nuovo Calendario Venatorio 2012-13; in generale i contenuti restano quelli degli anni precedenti ad eccezione di alcune modifiche sostanziali che riguardano la caccia di selezione dettate dalla recente modifica della normativa regionale.
A causa delle modifiche apportate alla Legge regionale 20/2002, a seguito del ricorso pendente in Corte Costituzionale, con le quali è stato reso obbligatorio il parere dell’ISPRA per quanto concerne i piani e i periodi di prelievo, la definizione del nuovo Calendario Venatorio senese è stata particolarmente complessa soprattutto nella parte riguardante gli ungulati e la caccia di selezione.
L’assessore provinciale alla caccia, Anna Maria Betti, ha commentato sulla questione, “Un cambio di passo che preoccupa la Provincia, gli ATC, ma anche gli agricoltori, gli ambientalisti e gli stessi cacciatori”.
Proseguendo afferma l’assessore Betti, “E’ stata una corsa contro il tempo per garantire l’apertura il 1 agosto. A poche ore dall’arrivo del parere ISPRA si è tenuta una Giunta straordinaria e, già nel pomeriggio, abbiamo lavorato con ATC e Distretti per garantire la necessaria organizzazione. Il rispetto del nuovo impianto regionale comporta, infatti, modifiche sostanziali di tempi e modalità adottate in questi anni dalla Provincia di Siena”.
Continuando sulla questione ha aggiunto l’assesore alla caccia, “Tutte le associazioni presenti al Tavolo di concertazione e gli ATC hanno espresso forte preoccupazione per le ripercussioni dei nuovi provvedimenti sull’efficacia del contenimento degli ungulati, sia sul fronte dei danni alle colture agricole che per gli incidenti stradali. Insieme hanno condiviso un documento da portare all’attenzione della Regione Toscana e dei soggetti interessati”.
Ha poi voluto precisare la Betti, “In questi anni si è fatto ogni sforzo possibile per far fronte all’emergenza ungulati, che cercheremo di portare avanti nonostante siano venuti meno strumenti normativi fondamentali. Per questo, insieme al presidente Bezzini, ci impegniamo a rappresentare in tutte le sedi deputate queste preoccupazioni, che sono anche le nostre. Non ultima, il maggior rischio per la sicurezza dei cacciatori, e non solo, derivante dal dover sovrapporre i periodi di caccia alle diverse specie. Per il 7 agosto abbiamo già la disponibilità del Prefetto a incontrarci”.
Infine l’assessore Betti ha concluso esprimendo la propria soddisfazione, “È doveroso un ringraziamento al mondo venatorio, alle associazioni agricole, ambientaliste e agli ATC per il contributo dato in fase di concertazione e, più in generale, per l’impegno quotidiano per una corretta gestione della fauna. Rimangono da definire, anche per adeguare il Calendario Venatorio alla normativa regionale, tempi e modalità della caccia al cinghiale, che saranno oggetto di uno specifico Tavolo di concertazione in cui verrà discussa anche la richiesta di pre-apertura prima dell’inoltro alla Regione”.
Di seguito anticipiamo un estratto dei contenuti del nuovo Calendario Venatorio 2012 -2013 per la provincia di Siena:
Dal 2 al 31 gennaio 2013 è consentita la caccia su tutto il territorio provinciale esclusivamente da appostamento fisso o temporaneo, al quale si dovrà accedere con il fucile scarico, smontato o in custodia. Nello stesso periodo la caccia vagante con l’uso del cane (esclusivamente da ferma e da cerca) è consentita solo alla beccaccia, all’interno delle superfici boscate, ricadenti all’interno dell’area vocata per il cinghiale con esclusione delle aree ricadenti all’interno delle ZPS.
La caccia alla lepre è consentita dal 16 settembre fino al 9 dicembre 2012 e può essere effettuata anche nella forma della battuta con un massimo di 4 partecipanti. La caccia al fagiano è consentita dal 16 settembre al 31 dicembre 2012, mantenendo quindi per entrambe le specie quei correttivi introdotti già da anni nell’ottica di una caccia sostenibile.
Dal 2 al 31 gennaio 2013 su tutto il territorio provinciale è consentita la caccia alla volpe nella tradizionale forma in battuta, con un minimo di 8 partecipanti, previa comunicazione alla Provincia dell’avvenuta costituzione della squadra e della designazione del responsabile e nel rispetto delle indicazioni emanate dagli Atc.
Nei periodi in cui è consentita la caccia da appostamento, ai fini del recupero della selvaggina, è consentito l’uso del cane che ha particolari attitudini al riporto, sotto il diretto controllo del proprietario o del conduttore, entro un raggio di 150 metri dall’appostamento stesso, ma con l’obbligo di rimanere sempre ad una distanza non inferiore a metri 50 da altri appostamenti dai quali è contemporaneamente esercitata l’attività venatoria. La caccia alla pernice rossa e alla starna è vietata su tutto il territorio provinciale ad eccezione delle Aziende Agrituristico Venatorie.
Per quanto riguarda la caccia di selezione, che interessa daini, caprioli e cervi, ci sono diverse novità nella programmazione. I piccoli di capriolo sono cacciabili dal 1 agosto al 15 settembre e dal 2 febbraio al 14 marzo. E’ consentita la caccia dei maschi giovani e adulti di capriolo dal 15 agosto al 30 settembre e dal 2 febbraio al 14 marzo.
Per le femmine giovani e adulte la caccia è consentita dal 2 gennaio al 14 marzo. Per quanto riguarda il daino, la caccia è aperta dal 1 agosto al 15 settembre e dal 2 febbraio al 14 marzo per i maschi e i piccoli; dal 2 gennaio al 14 marzo per le femmine giovani e adulte.
La caccia al cervo è aperta dall’11 agosto al 15 settembre e dal 15 ottobre al 16 febbraio per il maschio adulto, dal 1 al 15 settembre e dal 15 ottobre al 14 marzo per il maschio sub-adulto, dal 15 ottobre al 14 marzo per il maschio fusone e dal 1 dicembre al 14 marzo per tutte le femmine e i piccoli.
La caccia di selezione al capriolo, daino e cervo è consentita nei distretti di gestione, nelle Zone di Rispetto Venatorio e negli istituti faunistici privati, secondo gli specifici piani di prelievo approvati dalla Provincia, per cinque giorni la settimana da un’ora prima del sorgere del sole fino ad un’ora dopo il tramonto.
La Provincia di Siena ha richiesto alla Regione Toscana l’applicazione della deroga per la caccia allo storno, per limitare i danni alle colture agricole causati da questa specie.