Il Calendario Venatorio 2012-2013 della Regione Sardegna, secondo una nota del GANS, Gruppo amanti della Nobile Stanziale di Ozieri, “non accontenta nessuno”.
Quando anche la caccia diventa un fatto di democrazia. La decisione di ridurre a due le domeniche utili, introducendo invece due giovedì, non va proprio giù. Secondo quanto riferito in una nota del Gans, Gruppo amanti della Nobile Stanziale di Ozieri, questo calendario venatorio per la stagione 2012/2013 non accontenterebbe proprio nessuno.
“Dalla Gallura al Sassarese al Nuorese, Comitati faunistici comunali e semplici cacciatori, più o meno organizzati, fanno sentire ad alta voce tutto il proprio disappunto per un proposta di calendario venatorio che proprio non accontenta, per ragioni diverse, nessuno» scrive il Gans. E in effetti mal di pancia sono arrivati anche dalle Amministrazioni provinciali di Sassari e di Olbia-Tempio hanno affrontato il tema in diverse sedute di Consiglio e Commissioni consiliari chiedendo al Comitato faunistico regionale di rivedere le proprie posizioni in merito. «Lo stesso I.S.P.R.A. (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ha dichiarato la proposta “non condivisibile sotto il profilo tecnico-scientifico””.
Ma veniamo alle ragioni, più diffuse ragioni, del disappunto che animano le proteste dei cacciatori e degli Enti del territorio. In primis, secondo il Gans, ci sarebbe l’apertura alla nobile stanziale soltanto da ottobre: “in ritardo rispetto alla “tradizionale” terza domenica di settembre” ma soprattutto «la concessione di quattro intere giornate due delle quali gridano allo scandalo, perché concesse in giornate infrasettimanali, il giovedì. Per dirla come la dice l’I.S.P.R.A.: sotto il profilo tecnico-scientifico non è condivisibile consentire il prelievo venatorio senza uno studio dettagliato sullo status locale delle specie. Per dirla da cacciatore: come è possibile generare un simile discriminante come quella che si genererebbe concedendo le due giornate infrasettimanali? A vantaggio di chi sarebbe una simile soluzione? Non sarebbe più “democratico” consentire la caccia alla nobile stanziale per le classiche quattro domeniche magari sino alle 14?”.
I motivi di dissenso colpiscono però anche la caccia al cinghiale che è stata aperta il giovedì: “Se da un lato questa proposta, motivata anche dalla necessità di contrastare il diffondersi della peste suina, soddisfa un buon numero di cacciatori che vedono quasi raddoppiate le giornate agli ungulati rispetto agli anni precedenti, dall’altro spaventa gli amanti della tradizionale caccia “in battuta”, preoccupazione motivata dall’eccessivo disturbo da parte dei “cacciatori del giovedì” del selvatico e delle zone destinate alle “tradizionali” battute domenicali, con conseguente inasprimento di rapporti sociali consolidati da decenni”.
Queste in sintesi le ragioni delle polemiche che, nell’intero territorio regionale, stanno animando il mondo venatorio, ma non mancano altri spunti di polemica come la chiusura anticipata di alcune specie cacciabili di selvaggina stanziale e migratoria. “Dal canto nostro – conclude il Gans – siamo sempre più convinti che l’atteggiamento nei confronti del mondo venatorio debba al più pesto invertire la rotta e che occorra generare e investire le migliori sinergie per evitare che la nostra passione venga travolta dagli eventi”.
Fonte: Sassari Notizie