In provincia di Lucca con il Calendario Venatorio 2010-2011 si promuove la Caccia Sostenibile.
Una caccia più sostenibile e un calendario scientificamente studiato per aiutare l’ambiente. Su questi presupposti si basa la stagione venatoria del territorio provinciale lucchese 2010-2011, approntato dall’amministrazione provinciale.
«Nello stilare il calendario – spiegano il presidente della Provincia, Stefano Baccelli e l’assessore alla Caccia Alessandro Adami –, la Provincia ha tenuto conto di criteri che permettano di avere, anche sul nostro territorio, quella che oggi viene comunemente chiamata ‘caccia sostenibile’, un’attività venatoria che tiene sotto controllo le eccedenze di fauna sul territorio.
Questo ci consentirà di minimizzare altri interventi di controllo, in altri momenti dell’anno. E’ un modo per riconoscere il valore della caccia e, al tempo stesso, per tutelare le produzioni agricole e la stessa sicurezza di alcune nostre strade».
La nuova stagione di caccia ha inizio il 19 settembre e termina il 31 gennaio: per l’intero periodo, si può cacciare tre giorni a settimana, da scegliere tra il lunedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica. Niente fucili, invece, il martedì e venerdì.
IL CARNIERE GIORNALIERO
Per ogni giornata di caccia, il carniere complessivo non può superare i due capi di selvaggina stanziale e i venti di quella migratoria.
Inoltre, ogni cacciatore non può prendere più di una lepre al giorno, otto capi di palmipedi, trampolieri e rallidi (ad esempio: folaghe o gallinelle); tre beccacce e 10 tortore.
SPECIE CACCIABILI SECONDO CALENDARIO
Dal 19 settembre al 31 dicembre è consentita la caccia al coniglio selvatico, allodola, merlo, pernice rossa, quaglia, starna, tortora.
La caccia alla lepre comune è consentita: nel territorio della Atc Lucca 11 (che comprende i sedici comuni della Garfagnana), dalla terza domenica di settembre fino al 29 novembre; nella Atc Lucca 12 (i comuni della Piana di Lucca, Media Valle del Serchio e Versilia), dalla terza domenica di settembre fino all’8 dicembre.
Il fagiano si può cacciare dall’apertura della stagione fino al 6 gennaio 2011, in entrambi gli ambiti territoriali; fino al 31 gennaio, invece, alzavola, beccaccia, beccaccino, canapiglia, cesena, codone, colombaccio, cornacchia grigia, fischione, folaga, frullino, gallinella d’acqua, gazza, germano reale, ghiandaia, marzaiola, mestolone, moretta, moriglione, pavoncella, porciglione, tordo bottaccio, tordo sassello, volpe.
Per il combattente l’attività venatoria è consentita fino al 31 ottobre.
LA CACCIA AL CINGHIALE
La caccia al cinghiale, nelle aree vocate, si può tenere dal 1 novembre al 31 gennaio 2011. Nelle aree non vocate, invece, si parte dal 2 ottobre e si termina il 30 dicembre, con inizio alle ore 8.00 , fino al termine della giornata.
Tutti i cacciatori che partecipano alle battute di caccia al cinghiale devono indossare indumenti ad alta visibilità e avere una formazione idonea sulle regole di comportamento in sicurezza della caccia.
LA CACCIA ALLA MINILEPRE
L’abbattimento della minilepre è consentito fino al 30 dicembre 2010, in tutto il territorio a caccia programmata. La minilepre – scientificamente Sylvilagus floridanus – non è una specie autoctona ed è stata, probabilmente, importata nel nostro territorio tempo addietro. Trovatasi libera, la minilepre si è facilmente acclimatata e ha iniziato a riprodursi in maniera massiccia, finendo, in questo modo, per creare non pochi disagi alle specie del luogo e le coltivazioni di ortaggi, di cui è ghiotta. Una situazione, quindi, che è necessario tenere sotto controllo, pertanto la Regione Toscana ha aperto la caccia a questi leporini, per tenere sotto controllo la popolazione.