In particolare, non si capisce il criterio usato per dimezzare i carnieri stagionali relativi alla quaglia e all’allodola, un numero che non regge il confronto con le regioni vicine, Toscana e Lazio in primis. Le associazioni, poi, hanno criticato la chiusura della caccia alla quaglia alla data del 31 ottobre, quando negli scorsi anni si era fissato il termine sempre al 31 dicembre. Nella nota si sottolinea soprattutto come queste decisioni siano una offesa al senso di responsabilità dimostrato fino ad ora dai cacciatori umbri.
L’approvazione definitiva del testo è attesa con una certa curiosità mista a scetticismo: le associazioni hanno rivolto un appello all’assessore regionale alla Caccia, Fernanda Cecchini, la quale dovrebbe essere in grado di rettificare le modifiche senza stravolgere l’intero calendario. Infine, è stato chiesto di non addurre come giustificazione la richiesta di parere da parte dell’ISPRA, obbligatorio ma anche non vincolante.