Il parere dell’ISPRA era stato differente e aveva previsto 33 giorni in meno, quindi bisognerà fare i conti con una differenza piuttosto sostanziosa. Come sottolineato dall’assessore regionale alla Caccia, Stefano Mai, la scelta è stata fatta basandosi sui dati scientifici, vale a dire la consulenza dell’Istituto di Zoologia dell’Università di Genova. Le indicazioni dell’istituto, al contrario, avevano fatto riferimento a dati generali e validi per tutta l’Italia.
Tra gli altri elementi caratteristici del calendario, va ricordto che la caccia alla tortora sarà esclusivamente nella forma da appostamento, mentre il carniere massimo per ogni giornata sarà differente a seconda dell’animale: si tratta di 15 colombacci, 2 conigli selvatici e una volpe. Inoltre, la caccia al cinghiale rimarrà identica a quella della stagione 2015-2016, con le date comprese tra il 1° ottobre e il 31 dicembre, oppure in alternativa dal 1° novembre al 31 gennaio.